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giovedì 21 ottobre 2010

Australia, notifica d'ingiunzione via Facebook



                                                   

Australia, notifica d'ingiunzione via Facebook 

Australia, notifica                                                       d'ingiunzione via Facebook  

di Lorenzo Gennari

mercoledì 20 ottobre 2010
La polizia dello stato australiano di Victoria si è servita del social network Facebook per notificare un'ingiunzione restrittiva ad un uomo accusato di stalking
Per la prima volta in Australia, la polizia di uno degli stati federati ha inviato un ordine restrittivo attraverso il sito di social networking Facebook ad un soggetto accusato di aver minacciato e molestato un altro utente.
Il Leader Senior-Constable (grado militare della polizia di Victoria che precede quello di "sergente") Stuart Walton ha infatti realizzato un videoche lo inquadra mentre legge l'ordine provvisorio di intervento, come se l'uomo accusato fosse lì davanti a lui.
Il video è quindi stato caricato sul profilo di YouTube della polizia di Victoria per poi essere spedito, insieme alla trascrizione dell'ordine, attraverso il servizio di messaggistica privata di Facebook. Ad accusare l'uomo era stata la sua ex fidanzata, che aveva denunciato le molestie e le minacce il 23 agosto.
Tra i due c'era stato un episodio di violenza domestica e per questo motivo la polizia era già intervenuta. L'uomo, al quale era stato vietato di entrare in contatto fisico con l'ex fidanzata, aveva quindi aggirato gli ordini della polizia proprio tramite il social network.
Dapprima, gli agenti avevano cercato di utilizzare i metodi tradizionali, sia tramite attese presso il suo ultimo indirizzo conosciuto, sia tramite tutti i suoi numeri telefonici resi disponibili dall'accusatrice, ma i tentativi erano falliti.
Grazie alla trovata di Walton, la polizia è quindi riuscita ad entrare in contatto con l'uomo, che ha detto di comprendere l'ordine e ha accettato di cancellare il suo account di Facebook. «Abbiamo potuto servire la giustizia attraverso lo stesso mezzo con cui era stato commesso il reato, con il miglior risultato possibile per la persona colpita», ha commentato Walton a caso concluso.

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