Vogliamo giustizia!

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Giustizia per i morti di Bologna

Ultimissime del giorno da ADNKRONOS

domenica 29 settembre 2013

Aggiornamento n° 92 di GEOPOLITICA

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Vi segnaliamo le novità di questa settimana:

 

Analyzing the domestic and international conflict in Syria: Are there any useful lessons from political science?
No. 16 – September 2013 Author: Jörg Michael Dostal Language: English Keywords:  Democratization  Syrian crisis  Syrian statehood   Download (PDF) / Scarica (PDF)   Abstract This article contributes to the discussion about opportunities for and barriers against political reform in the Syrian Arab Republic. The point of departure is the assumption that Syrian society and the Syrian state require domestically driven political reform in order to reach a more advanced stage of social and economic development. The basic assumption is that any serious debate about democratization from within Syria requires drawing up a balance sheet of the history of the modern Syrian state in order ...

Nuovi articoli:

A Palazzo Marini il primo Forum Euro-Russo dell’IsAG
Martedì 24 settembre 2013, presso la Sala delle Colonne di Palazzo Marini (Camera dei Deputati) nel centro di Roma, si è tenuto il primo seminario internazionale del Forum Euro-Russo organizzato dall’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG) e dall’Institut de la Démocratie et de la Coopération (IDC) di Parigi. Nel corso dell’evento si è discusso dello stato dei rapporti tra l’Europa e la Russia sotto una triplice angolatura – la sfera della ...

Oltre Telecom: la crisi epocale da cui l’Italia non sa uscire
Il caso Telecom Italia è in queste ore balzato all’onore delle cronache, ricordando all’opinione pubblica come il nostro paese stia drammaticamente perdendo i suoi cespiti più importanti. L’informazione moderna è frenetica e la memoria del pubblico corta: probabilmente la notizia, e il dibattito attorno ad essa, saranno già dimenticati nel giro d’un paio di giorni. Lo dimostra il fatto che il clamore suscitato oggi dal passaggio della compagnia telefonica nazionale in mani spagnole sia in ...

Il mondo nella terza fase del sistema globale: il multipolarismo
La crisi in Siria sta definitivamente dimostrando il consolidamento di un “ordine” multipolare costituito dagli Stati Industriali Continentali (come aveva anticipato Juan Domingo Perón quando parlava del passaggio dalla fase del continentalismo a quella dell’universalismo, teorizzata da Alberto Methól Ferré, teoria secondo la quale solo gli Stati Industriali Continentali possono regolare gli equilibri del mondo). Nonostante le innumerevoli teorie che non è qui il caso di analizzare, si può constatare come, giorno dopo giorno, la ...

Insulza all’IILA: la situazione dell’America spiegata dal Segretario Generale dell’OSA
Il Segretario Generale dell’Organizzazione degli Stati Americani (OSA), José Miguel Insulza, il 12 settembre 2013, ha tenuto una Conferenza per illustrare la situazione generale dei paesi dell’America Latina nella sede romana dell’Istituto Italo-Latino Americano (IILA). Insulza, che ha assunto l’attuale prestigioso incarico nel maggio 2005, è un politico cileno, esponente del Partito Socialista, laureato in legge all’Università di Santiago del Cile, che, dopo il colpo di stato militare di Pinochet, si era trasferito dapprima in ...

Quando la Cina sovrastimò le sue capacità e l’India si arrese
Quando si trattano le relazioni indo-cinesi è utile rifarsi al costante modello adottato dai due paesi da quando riconquistarono la libertà dopo la Seconda Guerra Mondiale. La Cina ha utilizzato la sua via verso la libertà. L’India, ricorsa al pacifismo Gandhiano, ottenne la libertà in maniera pacifica non resistendo all’inferno della divisione. Eccetto che per l’Azad Hind Fauj (Esercito Nazionale Indiano) di Subash Chandra Bose, l’India non combatté per la libertà così come fece la ...

L’Egitto alle prese con il suo passato
Dopo aver deposto il Presidente Morsi lo scorso 3 luglio, i militari detengono de facto il potere in Egitto attraverso il Generale el-Sisi. Essi hanno cavalcato l’ondata di malcontento popolare, generata dall’incapacità della Fratellanza Musulmana di dare risposte concrete alle esigenze del popolo – lavoro, sicurezza, diritti civili – per riprendere le redini del potere. Il “nuovo corso” del Cairo è ora pieno di incognite, legate agli interessi dell’Esercito, all’instabilità interna e alla delicata situazione ...

Notizie dall'Istituto:

Daniele Scalea intervistato dal GRR3 sulle armi chimiche in Siria
Daniele Scalea, Direttore Generale dell’IsAG e Condirettore di Geopolitica, è stato interpellato dal Giornale Radio Rai 3 a proposito delle bozze di risoluzione ONU sull’uso d’armi chimiche in Siria. L’intervista è stata trasmessa nell’edizione delle 8.45 del giorno 18 settembre 2013, e può essere riascoltata tramite il video sottostante.  ...

Ultimo libro:

Halford John Mackinder: Dalla geografia alla geopolitica
Halford J. Mackinder (1861-1947) è stato un uomo dalle molteplici carriere: geografo, è considerato il fondatore moderno della disciplina in Gran Bretagna; educatore, ha creato l’Università di Reading e consolidato la London School of Economics come suo secondo direttore; esploratore, è stato il primo uomo a scalare il Monte Kenya, la seconda vetta africana; politico, ha seduto in Parlamento e ricevuto diversi incarichi ufficiali, tra cui quello d’Alto Commissario britannico nella Russia Meridionale sconvolta dalla guerra civile. ...

Ultimo numero:

La crisi finanziaria e il nuovo ordine economico mondiale
In distribuzione: Geopolitica, vol. II, no. 1 LA CRISI FINANZIARIA E IL NUOVO ORDINE ECONOMICO MONDIALE   Nel 2008 una grave crisi finanziaria sistemica, legata soprattutto al fenomeno dei “derivati”, ha colpito il mondo intero, facendo ancora oggi sentire i suoi effetti sull’economia globale. Da allora, diverse ricette sono state presentate e applicate per risolvere il rallentamento della crescita, che in alcuni paesi è stagnazione e ...

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venerdì 27 settembre 2013

Google compie 15 anni e festeggia con un nuovo algoritmo di ricerca e novità per Android

Google15

27 settembre 2013 di Nicola Ligas

In Italia Google festeggia così: con un simpatico doodle animato del gioco della pignatta, nel quale potrete vincere tante caramelle (provate a battere i miei 145 dolcetti!), ma su google.com c’è anche un simpatico easter egg che vi catapulterà 15 anni indietro nel tempo (“google in 1998″).

A parte questo, i primi 3 lustri di vita di Google lo hanno visto passare da essere un “semplice” motore di ricerca, a diventare un colosso a livello mondiale, con le “mani in pasta” un po’ ovunque, anche “nell’immortalità“, ma non dimentichiamoci da dove è partito. Per ribadire quindi la centralità della ricerca, Google ha annunciato il suo nuovo algoritmo apposito, chiamato “Hummingbird“, uno dei suoi più grandi aggiornamenti fino ad oggi, che si è già diffuso da circa un mese, all’insaputa di tutti. Ormai hummingbird coinvolge circa il 90% delle ricerche, e grazie alla continua espansione del knowledge graph, è in grado di comprendere meglio anche le domande più complesse.

L’articolo continua qui.

giovedì 26 settembre 2013

Notte dei Ricercatori, calendario ricchissimo di eventi

Spettacoli, laboratori, esperimenti e seminari gratuiti in ogni angolo d'Italia per mostrare il fascino della scienza.

notte_ricercatori_2013

Foto via Fotolia    [ZEUS News - www.zeusnews.it - 24-09-2013]

Circa 300 in tutta Europa: tante sono le città che parteciperanno alla Notte dei Ricercatori, programmata per questo venerdì, 27 settembre.

La Notte dei Ricercatori è un'iniziativa promossa dalla Commissione Europea per promuovere le attività dei ricercatori mostrandone i lati affascinanti, coinvolgenti, curiosi o spettacolari.

In tutte le città coinvolte sono in programma dimostrazioni, laboratori, spettacoli, esperimenti e seminari: tutti contemporaneamente, tutti venerdì, e aperti a chiunque abbia la curiosità di partecipare.

L’articolo continua qui.

martedì 24 settembre 2013

AAA Svendesi Italia: la razzìa prosegue nel silenzio della politica

Pernigotti

Diventa “spagnola” Telecom. Un altro bel colpo all’economia, alla finanza, al prestigio italiano. Complimenti. Telefonica ha trovato l’accordo con Generali, Mediobanca e Intesa Sanpaolo per arrivare dal 46 al 65% di Telco che controlla il 22,4% di Telecom. L’operazione prevede un’opzione a favore degli spagnoli per salire fino al 70%. Telefonica, inoltre, potrà acquistare il 100% di Telco a partire dal 1 gennaio 2014. In parole povere abbiamo ceduto alla Spagna il nostro maggiore gestore di telefonia.

Questa vera e propria dismissione che impoverisce ulteriormente il Paese, non è la prima né sarà l’ultima. Alitalia di fatto è sotto il controllo di Air France-Klm che sta decidendo se, quando e a quali condizioni aumentare la propria partecipazione al capitale di quella che fu (possiamo dire) la nostra orgogliosa compagnia di bandiera. Operazione non facile per i molti ostacoli che si sovrappongono, soprattutto di carattere politico e sindacale, al punto di far temere una sorta di abbandono da parte degli interessati e, dunque, di una nuova crisi che avrebbe conseguenze più devastanti di quelle che si registrarono alcuni anni fa.

Nel 2013 i marchi storici italiani ceduti agli stranieri ammontano al valore di oltre dieci miliardi di euro. Una dismissione che la dice lunga sullo stato di decozione del Paese e sulla sua incapacità a riualzarsi. Il settore agro-alimentare è quello che ha ceduto di più. L’ultimo marchio in ordine di tempo passato allo straniero è Pernigotti alienata dalla società Averna al gruppo turo Toksoz, maggiore produttore mondiale di noccioline.  Un’accelerazione della fine del Made in Italy che ha già messo in mani straniere buona parte dell’industria del lusso, per non parlare delle delocalizzazioni selvagge in nazioni dove si produce a basso costo e si ritorna con manufatti costosissimi per gli italiani molti dei quali hanno di conseguenza perso il posto nelle aziende dove lavoravano.

A Pernigotti hanno tenuto compagnia in quest’anno disgraziatissimo, il Chianti Classico, venduto alla Gallo nero ai cinesi; il Riso Scotti il cui 25% è stato acquisito dalla multinazionale spagnola Ebro Foods. Negli anni passati  la Star  è finita al 75% nelle mani spagnole nrl gruppo Agrolimentare di Barcellona Gallina Bianca; la Parmalat è andata alla francese Lactalis; Gancia è stata acquisita al 70% dall’oligarca russo Rustam Tariko; la Fiorucci da Campofrio Food Holding; Eridania, società dello zucchero, ha ceduto il 49% al gruppo francese Cristalalco Sas; la Bertolli è stata venduta a Unilevere e poi acquisita dal gruppo spagnolo SOS; Orzo Bimbo è nella proprietà della farmaceutica Novartis; Galbani ha rinforzato sempre la Lactalis; la Carapelli è del gruppo spagnolo SOS dal 2006. Non sono più “italiane” la Olio Sasso, la Peroni, La Invernizzi, la Locatelli, la Stock, la San Pellegrino, l’Antica Gelateria del Corso, la Buitoni e la Perugina acquistate nel lontano 1988 dalla Nestlé.

Molte altre aziende “minori”, ma non meno importanti non figurano in questo elenco che è già drammaticamente molto eloquente.

Adesso Telecom. Quale sarà la prossima cessione? L’Italia tutto compreso, forse? La realtà supera la fantasia. Non disperiamo.

di Gennaro Malgieri

telecom

lunedì 23 settembre 2013

Aggiornamenti rivista EURASIA ( 16/09 – 22/09 2013 )

eurasia

 

Di seguito il sommario degli aggiornamenti della Rivista "Eurasia" dell’ultima settimana (dal 16 al 22 settembre 2013):

Indice

  • Articoli e saggi
  • Pubblicazioni

Articoli e saggi

Marco Nocera, IL CASO “RUSSIA TODAY”, LA VERA FACCIA DELLA LIBERTÀ DI STAMPA

Andrea Fais, LA DIPLOMAZIA RUSSA HA VINTO IN DUE MOSSE

Aldo Braccio, “DESTINAZIONE ITALIA”: WALL STREET E PAESI DEL GOLFO

Rebecca Solnit, GOOGLE STA DIVORANDO IL MONDO

Pubblicazioni

E' attualmente disponibile in libreria l’ultimo numero (3/2013) della Rivista di Studi Geopolitici "Eurasia" (XXXI), intitolato “La geopolitica delle lingue”.

...E tanti altri articoli sono disponibili sul sito!

La Redazione.

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giovedì 19 settembre 2013

" Dall'Opera a Broadway"

Locandina Broadway

DALLE PIU' FAMOSE ARIE D'OPERA ALLE NOTE DEI MUSICAL PIU' BELLI DI BROADWAY


Vi aspettiamo  venerdì  20 settembre per un appuntamento imperdibile sia per il programma musicale sia per gli artisti
che animeranno la serata.
Ulysses Borgia    Basso  -  Marcella Foranna     Voce  -  Alessandro Grossi    Piano
Libreria-Galleria delle Arti via F.Caracciolo 12  Roma  info e prenotazioni 3394987052 - 3480468591
Contrib. alla serata 10€ con calice di benvenuto - sarà possibile fare uno spuntino aggiungendo 5€
Metro A fermata Cipro - parcheggio a pagamento a pochi metri  in via Tunisi

Aggiornamento n° 91 di GEOPOLITICA

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Vi segnaliamo le novità di questa settimana:

Nuovo evento:

Stato e prospettive future della cooperazione euro-russa: il 24 settembre alla Camera
Le relazioni tra Federazione Russa e Unione Europea costituiscono un fattore di assoluto rilievo nel quadro della stabilità geopolitica continentale e dei tentativi di superare la recessione economica. Spesso condizionate dalle diversità interne tra i Paesi europei e da posizioni non sempre coincidenti sulla gestione delle crisi internazionali, tali relazioni possono trovare dalle ragioni di superamento della crisi economica motivi e stimoli di rilancio e consolidamento. Il primo seminario dell’edizione 2013-14 del Forum Euro-Russo dell’IsAG ...

Nuovo Report:

La questione amazzonica: una chiave di lettura del riavvicinamento strategico Brasilia-Washington
No. 15 – September 2013 Author: Federica Sarah Piovesana Language: Italian Keywords:  Amazon  Brazilian defense  US military bases  Military cooperation   Download (PDF) / Scarica (PDF)   Abstract The Amazon is a land under dispute among different national and international stakeholders. The shortage of governance has led to a raise in rural conflicts, environmental issues and organized crime activities which undermine Brazilian National security. Therefore, Brazil Defense Strategy calls for an upgrading of the Armed Forces and for border control initiatives, which are increasingly based on international cooperation. This paper aims at analyzing the recent resumption of strategic ties between Brazil and the United States, ...

Ultimo numero:

La crisi finanziaria e il nuovo ordine economico mondiale
In distribuzione: Geopolitica, vol. II, no. 1 LA CRISI FINANZIARIA E IL NUOVO ORDINE ECONOMICO MONDIALE   Nel 2008 una grave crisi finanziaria sistemica, legata soprattutto al fenomeno dei “derivati”, ha colpito il mondo intero, facendo ancora oggi sentire i suoi effetti sull’economia globale. Da allora, diverse ricette sono state presentate e applicate per risolvere il rallentamento della crescita, che in alcuni paesi è stagnazione e ...

Ultimo libro:

Halford John Mackinder: Dalla geografia alla geopolitica
Halford J. Mackinder (1861-1947) è stato un uomo dalle molteplici carriere: geografo, è considerato il fondatore moderno della disciplina in Gran Bretagna; educatore, ha creato l’Università di Reading e consolidato la London School of Economics come suo secondo direttore; esploratore, è stato il primo uomo a scalare il Monte Kenya, la seconda vetta africana; politico, ha seduto in Parlamento e ricevuto diversi incarichi ufficiali, tra cui quello d’Alto Commissario britannico nella Russia Meridionale sconvolta dalla guerra civile. ...

Nuovi articoli:

L’Europa e la Russia: l’IsAG al XXIII Forum Economico in Polonia
Fra il 3 e il 5 settembre una delegazione dell’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG), composta da Fabrissi Vielmini e dal Presidente Tiberio Graziani, ha partecipato al XXIII Forum Economico a Krynica Zdroj in Polonia. Dal 1990 la “Davos orientale”, sforzo preponderante della diplomazia pubblica di Varsavia, mobilitata qui ai massimi livelli del governo e dell’economia nazionali, è cresciuta fino a divenire un evento politico ed economico di rilevanza continentale. Nel ...

La politica religiosa del Kazakhstan tra concordia sociale e lotta all’estremismo
Paese multietnico che ospita circa 130 nazionalità e 40 religioni differenti, il Kazakhstan è sempre stato considerato il Paese più liberale della regione centroasiatica grazie alla politica moderata imposta dal Presidente Nazarbaev. Costretto a fronteggiare l’espansione degli estremisti islamici e dei gruppi religiosi minoritari, il Governo negli ultimi anni è intervenuto adottando misure restrittive per quanto concerne la registrazione e le attività delle associazioni religiose, scatenando forti critiche sia in patria che all’estero. La sfida per il Governo kazako è quella di riuscire a garantire la sicurezza interna senza intaccare i diritti delle comunità presenti sul territorio nazionale e la politica di concordia inter-religiosa. ...

Le contraddizioni delle politiche migratorie in Giappone fra passato e presente
L’immigrazione rappresenta un fenomeno sociale antichissimo che ha da sempre influenzato i meccanismi interni delle strutture sociali, politiche e governative di tutti i Paesi industrializzati. Strettamente legato al fenomeno più moderno della globalizzazione, il tema dell’immigrazione ha scatenato, ormai da qualche decennio, numerosi dibattiti nella politica italiana attuale, ma anche in quella europea ed extraeuropea. L’arrivo di persone “Altre” proveniente dall’estero e il loro impatto con la cultura locale hanno aperto discussioni socio-politiche riguardo l’introduzione ...

Il Perù e Sendero Luminoso: l’ottimismo di Humala sulla regione del VRAE
Ollanta Humala lo aveva già detto durante le elezioni presidenziali peruviane del 2011 e ha continuato a sostenerlo a gran voce anche una volta divenuto Presidente: Sendero Luminoso avrebbe cessato di esistere entro la fine del suo mandato, ovvero entro il 2016. A quanto pare dalle ultime notizie che arrivano dal paese andino, Humala è sulla buona strada per porre la parola fine alla storica organizzazione paramilitare che dagli anni ’70 infuoca il Perù con ...

Torna la diplomazia in Palestina: riparte davvero il “processo di pace”?  Il paradigma dello Stato unico
Il “processo di pace” tra Israele e palestinesi sta per essere arricchito di una nuova pagina in un lungo volume di fallimenti diplomatici inaugurato negli anni ’90 con gli accordi di Oslo, proseguito poi a Camp David, e mantenutosi nell’immobilismo lungo la c.d. Road Map, lanciata dall’amministrazione Bush. Attraverso il segretario di Stato John Kerry, anche l’amministrazione Obama, al suo secondo mandato, lancia il suo piano di pace: il piano Kerry. Abbiamo già discusso in ...

L’Iran di Hassan Rohani: conseguenze per la regione e per l’India
La vittoria del religioso moderato Hassan Rohani come Presidente dell’Iran, per molti aspetti rappresenta un chiaro segnale di continuità rispetto ad alcuni cambiamenti della politica estera iraniana. Alla luce dei nuovi sviluppi nella regione, la sfida principale della politica estera di Tehran è quella di migliorare le relazioni con l’Occidente e i suoi vicini, in modo tale da superare il proprio isolamento. Da questo punto di vista, Rohani offre un certo grado di speranza nel ...

La lettera di Papa Francesco al presidente Vladimir Putin sulla crisi siriana
Di seguito pubblichiamo la lettera che Papa Francesco, sommo pontefice della Chiesa Cattolica, ha indirizzato a Vladimir V. Putin, presidente della Federazione Russa, alla vigilia del convegno dei Capi di Stato del G20 a San Pietroburgo. Il testo è tratto dal sito della Santa Sede.   A Sua Eccellenza Il Sig. Vladimir PUTIN Presidente della Federazione Russa Nell’anno in corso, Ella ha l’onore e la responsabilità di presiedere il Gruppo delle venti più grandi economie ...

Perché Obama ha fallito in Medio Oriente
Il 24 agosto scorso il “Wall Street Journal”, quotidiano newyorkese della Dow Jones, ha pubblicato un articolo a firma di Walter Russell Mead dal titolo The Failed Grand Strategy in the Middle East. Mead, professore di Politica estera statunitense al Bard College, è uno studioso molto influente che collabora regolarmente con varie testate ed enti, tra cui il Council on Foreign Relations. Nell’articolo s’interroga sui motivi del fallimento della strategia di Barack Obama nel Vicino ...

Lo Stato di benessere latino americano e la dottrina del “Sumak Kawsay”
Introduzione Il primo decennio del ventunesimo secolo è stato un periodo buio per le economie sviluppate le quali hanno smesso di crescere come conseguenza della crisi economica e finanziaria iniziata nel 2007-2008. Alcuni Stati sono entrati in una spirale recessiva nonostante l’applicazione di misure volte a contenere i suoi effetti e contrastare le sue cause. Diversa è stata la situazione dei paesi in via di sviluppo che, grazie alla loro crescita potenziale, hanno continuato a ...

Buona lettura!

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mercoledì 18 settembre 2013

Chi getta semi al vento farà fiorire il cielo

concerto-per-carlo-2013

E’ on line il sito dedicato al grande Concerto per Carlo 2013 con la possibilità di acquistare il vostro biglietto direttamente on line (o attraverso modalità più tradizionali che sono indicate).

Vi ricordiamo che i biglietti verranno venduti SOLO attraverso questo strumento e che i posti disponibili sono circa 700.

www.concertopercarlo2013.org

martedì 17 settembre 2013

Improbabili attori improvvisati, rigorosamente terroristi

I riflettori su Franco Piperno: evidentemente il rosso è di moda. Con i soldi dello Stato

Piperno

Dal carcere al palcoscenico il passo è breve: basta avere nel curriculum qualche condanna, con militanza di carattere prevalentemente criminale. A sinistra

Quattro anni di carcere per associazione sovversiva, dieci anni in primo grado per banda armata, latitante ma anche professore, e – udite udite – finanche attore.

potop

Accade a chi può fornire un curriculum vario ed eterogeneo, in cui i crimini peggiori ci sono proprio tutti. Quanti attori, magari bravi, preparati, volenterosi, non trovano sbocco nel cinema, nel teatro, in televisione? Ebbene, bastava dirlo che per avere una corsia preferenziale era sufficiente essere tra i fondatori di Potere Operaio, essere coinvolti in rapimenti ed omicidi di statisti, in incendi a Primavalle nel cuore della notte, definire “di una bellezza sublime” l’attentato alle Torri Gemelle, sostenere che i terroristi sono “un pugno audace di intellettuali”, osannare i brigatisti.  Eppure sui moduli del casting non c’è scritto. Davvero strano.

Che i registi italiani, negli ultimi tempi, abbiano deciso, nella composizione dei cast, di rispolverare vecchi curriculum di terroristi?

Ebbene, sembra proprio di si. Lo ha fatto di recente Pippo Del Bono con Giovanni Senzani (terrorista, autore dell’omicidio di Roberto Peci, del quale filmò l’agonia e la morte) per “Sangue”, in cui il regista è arrivato al punto di filmare la malattia e il trapasso di sua madre. Se lo ha fatto, come sembra, per far parlare di sé, indubbiamente c’è riuscito. “Bene o male basta che se ne parli”, diceva qualcuno.

Anche Max Mazzotta deve aver pensato che il rosso sia tornato di moda, quando ha proposto a Franco Piperno di recitare nel ruolo di un sacerdote nel suo film “Fiabeschi torna a casa”.

Rullo di tamburi, tappeto rosso (inevitabilmente) e riflettori accesi: ecco a voi il pluripregiudicato fondatore di Potere Operaio, l’organizzazione  (rossa) autrice, tra gli altri, dell’eccidio di Primavalle, in cui morirono i fratelli Stefano e Virgilio Mattei, 10 e 22 anni, bruciati vivi dentro la loro povera casa alla periferia di Roma. Clap clap, potete anche spellarvi le mani, signore e signori. Del resto c’è poco di cui stupirsi: c’è chi insegna all’università, chi collabora stabilmente con l’editoria a vari livelli, chi tiene convegni, chi diventa scrittore, chi si mette in cattedra … ecco, c’è anche chi si mette a fare l’attore.

Certo, è curioso che si tratta di persone che, negli anni cosiddetti di piombo, giravano armate e ammazzavano la gente sbraitando contro lo Stato, unico vero nemico – secondo costoro – da abbattere. Persone che, oggi, ironia della sorte, vanno sul grande schermo con i soldi di quello stesso Stato che volevano colpire e affondare. Chissà cosa penserebbe Aldo Moro, se leggesse la delibera della “commissione per il riconoscimento dell’interesse culturale delle opere prime e seconde” che approva un contributo di 550mila euro per il film in oggetto. Si potrebbe obiettare che il film vale, a prescindere dalla presenza di Piperno. Bene, a maggior ragione bisognava lasciare il buon vecchio Franco a casa, a riflettere sul suo passato di assassino, invece di fornirgli un palcoscenico.  Rai Cinema, dal canto suo, non poteva lasciarsi sfuggire l’occasione, così nei titoli, oltre al Mibac, appare in bella mostra anche il logo della tv di Stato. Ah, quello Stato … e dire che una quarantina di anni fa Piperno gli sparava contro … ma certo, ora è una persona anziana, avrà riflettuto, nel corso della sua lunga vita, sul significato di quelle vite, invece, troppo corte anche per mano sua. “I terroristi? Penso che siano moralmente ottime persone, anche se hanno ucciso” … no, non sembra proprio una riflessione ponderata … però “recitare è un’esperienza fondamentale, fa parte della vita, l’occasione della scena mette in rilievo come con la finzione, col travestimento, si possano dire cose vere che nella vita non si direbbero”. Eppure nella sua vita vera ne ha dette, di cose, e fatte …

Insomma, Senzani e Piperno sono le nuove star del panorama cinematografico italiano. Con il placet, anzi il sostegno, dello Stato. Non ci si stupisca se tutto il mondo ride di noi.

Giulia Ferri

lunedì 16 settembre 2013

15 settembre 1943: nasce la Repubblica Sociale Italiana

bandierarsi

“Ai fedeli camerati di tutta Italia. Da oggi assumo nuovamente la suprema direzione  del Fascismo in Italia.

Nomino Alessandro Pavolini alla carica provvisoria di segretario del Partito repubblicano Fascista.

Ordino che tutte le autorità  militari, politiche, amministrative  e scolastiche, nonché tutte quelle che vennero esonerate dalle loro funzioni da parte del Governo della capitolazione, riprendano immediatamente i loro posti e i loro uffici.

Ordino l’immediato ripristino di tutte le istituzioni del Partito con i seguenti compiti: appoggiare efficacemente e cameratescamente l’esercito germanico, dare al popolo immediata assistenza morale e materiale, riesaminare la posizione dei membri del Partito in rapporto al loro contegno di fronte al colpo di Stato, punendo esemplarmente i vili e i traditori.

Ordino la ricostituzione di tutti i reparti e le formazioni speciali della Milizia”.

Con queste parole Benito Mussolini dà il via alla Repubblica Sociale Italiana. È il 15 settembre 1943.

Gli ufficiali delle forze armate sono liberati dal giuramento al re, che, capitolando, “ha consegnato la Nazione al nemico e l’ha trascinata nella vergogna e nella miseria”.

Il 18 settembre il Duce lascia la Germania. Claretta Petacci ha riacquistato la libertà da poche ore.

“Tu non sai, Ben, cosa vuol dire fare il tuo nome tra queste mura spente e fredde. – ha scritto nelle sue ultime annotazioni durante la prigionia - È come se il sole biondo e vivo accendesse di gloria la stanza. È come se tutto splendesse e ogni male, vinto dalla luce, scomparisse. In questo momento passa un aereo da bombardamento come il tuo – ricordi? – quando volavi sulla mia casa e mi facevi tremare il cuore di paura, abbassandoti con la meravigliosa incoscienza della giovinezza che non teme né valuta il pericolo …”

Ma il Duce è stanco, lo nota chi gli è vicino: “Mussolini è smagrito – racconta nelle sue annotazioni Spampanato – ha la barba che gli fa sul viso un’ombra densa. Gli occhi sono più lucidi, o sembrano; e lo sguardo non si ferma in quegli attimi di fissità perentoria per cui i cortigiani parlavano di magnetismo … ma la voce lascia presto ogni riflesso emotivo, è chiara, lenta, s’alza sugli argomenti e li afferra, li tiene con un antico timbro di potere. È ancora il Duce”.

Quell’unità morale e politica perduta

“Io avevo fiducia nel re - confida Mussolini a Buffarini – quei signori sbagliarono – aggiunge, riferendosi ai traditori del 25 luglio – non  hanno solo smantellato il nostro regime. Hanno messo in pericolo l’unità morale, l’unità politica della nazione”. Sembra, ascoltando oggi queste parole, di sentire la voce di un oracolo: quell’unità morale e politica, da quel 25 luglio, l’Italia non la ritroverà mai più.

“Ai fascisti potrebbe convenire – aggiunge il Duce – che passi la tempesta della guerra prima di tornare all’azione. Oggi si caricherebbero anche di responsabilità non loro. Ma il Fascismo non fece mai dell’azione un  problema di convenienza. Per noi l’azione resta un problema di responsabilità”.

Mussolini, tornato in Italia, si mette subito al lavoro. Ma ha anche bisogno di riflettere. “Ditemi – chiede a Filippo Anfuso – quali sono i miei torti?”

“Il torto principale che vi attribuiscono gli Italiani – risponde Anfuso - è di essere entrato in guerra e di averli vestiti da soldati”.

“Voi vi ricordate come siamo entrati in guerra? – domanda il Duce – se voi ricordate, dissensi non ce ne furono. Dirò di più. Che venni incoraggiato dal re ad entrare in guerra. Ma, a parte questo dettaglio ed anche se io non mi fossi curato di raccogliere questi o altri consensi, credete che ci sarebbe stato un altro italiano che, nelle mie condizioni, posto cioè a raccogliere quanto gli Italiani dicevano di volere da tanto tempo, avrebbe agito diversamente?”

“Sempre socialista”

“Sono sempre rimasto socialista – dice il Duce a Ferruccio Gatti alla Rocca delle Caminate – ma del socialismo più puro e meno materialista, inteso solo nell’interesse del popolo”.

E infatti il manifesto-programma è socialista fin nel midollo, ricco di intuizioni assolutamente moderne, eccellente precursore dei tempi: “il primo rapporto nazionale del Partito Fascista Repubblicano leva il pensiero ai Caduti del Fascismo repubblicano, sui fronti di guerra, nelle piazze, delle città e dei borghi, nelle foibe dell’Istria e della Dalmazia, che si aggiungono alle schiere dei martiri della rivoluzione, alle falangi di tutti i morti per l’Italia …”. Quei morti nelle foibe, di cui Mussolini parla nella carta del 1943, per decenni saranno dimenticati, abbandonati al loro destino di oblio. Solo dopo lunghi anni di lotte, finalmente, si comincerà  a trovarne traccia sui libri di scuola.

E le direttive: “Sia convocata la Costituente, potere sovrano di origine popolare, che dichiari la decadenza della monarchia, condanni solennemente l’ultimo re traditore e fuggiasco, proclami la Repubblica sociale e ne nomini il Capo. La Costituente sia composta da rappresentanti di tutte le associazioni sindacali e di tutte le circoscrizioni amministrative, comprendendo i rappresentanti delle province invase, attraverso le delegazioni degli sfollati e dei rifugiati sul suolo libero. Comprenda altresì le rappresentanze dei combattenti; quelle dei prigionieri di guerra … e di ogni altro corpo o istituto la cui partecipazione contribuisca a fare della Costituente la sintesi di tutti i valori della Nazione”.

E i diritti del cittadino nella RSI: “diritto di controllo e di responsabile critica sugli atti della pubblica amministrazione; ogni cinque anni il cittadino sarà chiamato a pronunciarsi sulla nomina del Capo della Repubblica” … in tema elettorale “un sistema misto (ad esempio, elezione popolare dei rappresentanti alla Camera  e nomina dei Ministri per parte del Capo della Repubblica e del Governo …) sembra sia più consigliabile”. La tessera del partito “non è richiesta per alcun impiego o incarico”. “La religione della Repubblica è la cattolica apostolica romana. Ogni altro culto che non contrasti alle leggi è rispettato” … “realizzazione di una comunità europea, con la federazione di tutte le Nazioni che accettino i seguenti principi fondamentali: eliminazione dei secolari intrighi britannici dal nostro Continente; abolizione del sistema capitalistico interno e lotta contro le plutocrazie mondiali; valorizzazione, a beneficio dei popoli europei e di quelli autoctoni, delle risorse naturali dell’Africa, nel rispetto assoluto di quei popoli, in ispecie, musulmani, che, come l’Egitto, sono già civilmente e nazionalmente organizzati”.

E, in materia sociale: “base della Repubblica sociale e suo oggetto primario è il lavoro, manuale, tecnico, intellettuale, in ogni sua manifestazione. La proprietà privata, frutto del lavoro e del risparmio individuale, integrazione della personalità umana, è garantita dallo Stato. Essa non deve però diventare disintegratrice della personalità fisica e morale di altri uomini, attraverso lo sfruttamento del loro lavoro. … in ogni azienda … le rappresentanze dei tecnici e degli operai cooperano intimamente – attraverso una conoscenza diretta della gestione – all’equa fissazione dei salari, nonché all’equa ripartizione degli utili tra il fondo di riserva, il frutto del capitale azionario e la partecipazione agli utili stessi per parte dei lavoratori …” e in ambito agricolo: “l’esproprio delle terre incolte e delle aziende mal gestite può portare alla lottizzazione tra braccianti da trasformare in coltivatori diretti, o alla costituzione di aziende cooperative, parasindacali o parastatali, a seconda delle varie esigenze dell’economia agricola”. … “Quello alla casa non è soltanto un diritto di proprietà, è un diritto alla proprietà. Il Partito iscrive nel suo programma la creazione di un ente nazionale per la casa del popolo, il quale … provveda a fornire in proprietà la casa alle famiglie dei lavoratori di ogni categoria, mediante diretta costruzione di nuove abitazioni o graduale riscatto delle esistenti. In proposito è da affermare il principio generale che l’affitto – una volta rimborsato il capitale e pagatone il giusto frutto – costituisce titolo di acquisto”. “Come primo compito l’ente risolverà i problemi derivanti dalle distruzioni di guerra, con requisizione e distribuzione di locali inutilizzati e con costruzioni provvisorie”. “Il lavoratore è iscritto d’autorità nel sindacato di categoria … i sindacati convergono in un’unica Confederazione che comprende tutti i lavoratori … essa si denomina Confederazione generale del lavoro, della tecnica e delle arti”. Intuizioni dotate di socialità e del tutto moderne, attualissime, che ottimamente si adattano, a ben vedere, anche ai tempi odierni. Il diritto alla casa, i diritti dei lavoratori, il concetto di Europa, la socializzazione sono momenti dello Stato che oggi, settant’anni dopo, gli Italiani, per sempre divisi moralmente e politicamente, sognano. Forse invano.

Emma Moriconi

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Aggiornamenti rivista EURASIA ( 09/09 – 15/09 2013)

 

eurasia

Di seguito il sommario degli aggiornamenti della Rivista "Eurasia" dell’ultima settimana (dal 9 al 15 settembre 2013):

Indice

  • Articoli e saggi
  • Pubblicazioni

Articoli e saggi

Davide Delaiti, IL PROCESSO DI PACE IN COLOMBIA

Redazione, LA “GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO” RECENSISCE UN LIBRO DI ALEKSANDR DUGIN

Redazione, “FARE IMPRESA NEL CAUCASO”, IL 4 OTTOBRE A PIACENZA

Enrico Galoppini, ALCUNE NOVITA’ MEDIATICHE SULLA “CRISI SIRIANA”

Giuseppe Cappelluti, QUALE UNIONE PER L’UCRAINA?

Alessandro Lattanzio, LE FORZE ARMATE DELL’EGITTO

Mirco Coppola, L’ELEZIONE DI OBAMA E LA STRATEGIA GLOBALE DEGLI USA

Andrea Fais, LA CRISI SIRIANA AD UN PUNTO DI SVOLTA

Chiara Tavazzani, CRISI SIRIANA: IL DILEMMA DELLA TURCHIA

INTERVISTA A XI JINPING ALLA VIGILIA DEL VERTICE SCO

Marco Zenoni, I RAPPORTI RUSSO-TEDESCHI NEL PERIODO UNIPOLARE

Marco Bagozzi e Lorenzo Salimbeni, IL TERRITORIO LIBERO DI TRIESTE, LA NUOVA UTOPIA

Pubblicazioni

E' in uscita il nuovo numero (3/2013) della Rivista di Studi Geopolitici "Eurasia" (XXXI), intitolato “La geopolitica delle lingue”.

L'EDITORIALE DEL NUOVO NUMERO

IL SOMMARIO DEL NUOVO NUMERO

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giovedì 12 settembre 2013

“Mennea day”: feste in 60 città per ricordare la “Freccia del Sud”

mennea

Tutta l’Italia corse con lo spirito e coi nervi quei duecento metri, il 12 settembre del 1979, quando un 27enne di Barletta decise che si potevano correre in 19 secondi e 72 centesimi. E fu per sempre Pietro Mennea, anche ora che non c’è più. Fu record mondiale e, naturalmente, record europeo, a Città del Messico, finale delle Universiadi. Da quel giorno il tempo di Mennea non fu mai più raggiunto da un atleta del vecchio continente e da un bianco. Ci vollero invece ben 17 anni perché l’impresa di togliere a Mennea il record mondiale riuscisse a un afro-americano, Michael Johnson. A quasi sei mesi dalla  prematura scomparsa del nostro campione e a 34 anni dal quel 12 settembre 1979 l’atletica italiana rende omaggio a Pietro Mennea. Saranno oltre 60 le città che, giovedì, nel “Mennea Day”, daranno vita a una serie di iniziative (mostre, convegni), trasformando i centri storici in piste di atletica, per ricordare la “Freccia del Sud” e per raccogliere fondi per la Fondazione Pietro Mennea Onlus. A Roma il cuore delle celebrazioni sarà lo Stadio dei Marmi al Foro italico. All’iniziativa, presentata in Campidoglio e promossa dalla Fidal, non potevano mancare due pilastri della storia dell’atletica come l’americano Tommie Smith e il cubano Alberto Juantorena. «Il mio record non poteva batterlo una persona migliore di Pietro», riconosce l’ex velocista statunitense che, proprio a Città del Messico, 11 anni prima, era stato il primo uomo a scendere, con 19.83, sotto i 20 secondi. «Per me era lo “speedy Italian”», ricorda Smith, «la prima volta che ci siamo incontrati gli chiesi se fosse sicuro di aver corso così forte oppure se per caso avesse una Ferrari dietro». «Era l’immagine di un combattente – aggiunge Juantorena, campione olimpico di 400 e 800 metri a Montreal 1976 – Un motivo d’orgoglio per l’Italia. Con lui condividevo l’impegno per la promozione dello sport fra i giovani». Non c’è futuro senza la memoria del passato. E il presidente della Federatletica, Alfio Giomi assicura che «il 12 settembre sarà per sempre il Mennea Day». L’iniziativa lodevole arriva come spesso accade, in ritardo. Spirito libero, personaggio scomodo, non allineato, a Mennea non furono risparmiati ostracismi da parte dell’establishment politico-sportivo. Nessun incarico ufficiale al Coni e vari sgambetti come quello di chi gli impedì di diventare sindaco della sua città, opponendo un candidato forte del Pd al suo tentativo di vincere con il centrodestra. Lui stesso lo raccontava ma concludeva così: «Non ho rimpianti. Rifarei tutto, anzi di più. E mi allenerei otto ore al giorno. La fatica non è mai sprecata. Soffri, ma sogni». Godiamoci il Mennea day.

di Guglielmo Federici

mercoledì 11 settembre 2013

L’espansionismo americano

espansionismoamericano

-Professor Damiano, Lei nel 2006 ha pubblicato per le Edizioni di Ar il libro L’espansionismo americano. Un “destino manifesto”?  Ritiene che la sua analisi sulle caratteristiche radicali dell’espansionismo americano possa costituire uno strumento utile a comprendere meglio i recenti fatti di cronaca internazionale?

Credo di sì, perché a me sembra che il contesto internazionale versi, oggi come allora, nella medesima condizione, nel senso che ci troviamo ancora nella fase di transizione (quindi intrinsecamente costituente) aperta dal crollo dell’ordine bipolare. Una fase che gli Stati Uniti stanno ovviamente tentando di piegare a loro vantaggio, in modo da raggiungere una egemonia a livello planetario non più sfidabile e quindi capace di tradursi in un vero e proprio definitivo ordine mondiale a guida americana.
- Cambiando l’ordine degli addendi dell’affermazione da Lei riportata nel prologo di L’espansionismo americano, ritiene che la causa dell’umanità coincida con quella dell’America?

No, non Io ritengo affatto, e a dire la verità non mi è neanche molto chiaro in cosa consista realmente la ‘causa dell’umanità’… Tuttavia  non si può non riconoscere agli Stati Uniti la capacità di essersi dati sin dall’inizio un respiro mondiale, e di aver identificato se stessi - in un processo autorappresentativo ancor oggi in atto - più che con l’umanità, con il popolo-guida dell’umanità, che è cosa ben diversa.

-E con quella dell’Europa?

Sicuramente (ma sto semplificando all’estremo) anche gli illuministi e dopo di loro i rivoluzionari francesi hanno coltivato questa idea. Direi però che quando l’Europa si è pensata in tal modo ha tradito se stessa, ha tradito cioè il suo essere terra della differenza. Anzi, io credo che solo differenziandosi da ogni progetto universalistico, solo prendendone decisamente le distanze, l’Europa potrà davvero contribuire a dar vita a un’altra modernità, per riprendere il titolo del mio ultimo testo  Per un’altra modernità. Scritti su Evola, appena uscito sempre per le Ar.
- Quali sviluppi intravede per l’espansionismo americano nella attuale situazione internazionale?

Lo scenario internazionale in una fase di transizione è, per definizione, in continuo mutamento, quindi azzardare previsioni è sempre un esercizio assai rischioso. Ad esempio, mentre l’aggressione alla Libia ha ribadito il ruolo egemonico degli USA e della sua appendice Nato, così come la ricerca (riuscita) del pretesto ‘umanitario’ per intervenire militarmente contro Gheddafi, al contrario la crisi siriana, se da un lato sembra confermare la prassi americana di infrangere il diritto internazionale con i soliti appigli ‘umanitari’ e la parallela trasformazione del nemico in criminale, dall’altro sta forse facendo emergere per la prima volta dalla caduta del Muro un attore internazionale (la Russia di Putin) in grado di ricoprire un ruolo strategico alternativo a quello americano e dunque di avere la forza di incidere in maniera sostanziale sullo scacchiere internazionale. Quindi sviluppi non molto positivi per gli Stati Uniti, ma al momento siamo ancora nel campo delle impressioni.

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Giovanni Damiano. - L’Espansionismo americano. Un “destino manifesto”?  Edizioni di Ar. Euro 16,00

perunaltramodernità

Giovanni Damiano. – Per un’altra modernità. Scritti su Evola. Indice: Prologo; Un caso di ‘scelta delle tradizioni’: Evola e Bisanzio; Ascesa e declino dell’Europa. Colonialismo e decolonizzazione nella prospettiva evoliana; Evola e l’America; Brevi note sul razzismo evoliano; indice dei nomi. Pp. 94. Edizioni di Ar, 2013. Euro 12,00

info@libreriaar.com
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lunedì 9 settembre 2013

Aggiornamenti rivista EURASIA ( 02/09 – 09/09 2013 )

 

eurasia

Di seguito il sommario degli aggiornamenti della Rivista "Eurasia" dell’ultima settimana (dal 2 al 9 settembre 2013):

Indice

  • Pubblicazioni
  • Articoli e saggi

Pubblicazioni

E' in uscita il nuovo numero (3/2013) della Rivista di Studi Geopolitici "Eurasia" (XXXI), intitolato “La geopolitica delle lingue”.

L'EDITORIALE DEL NUOVO NUMERO

IL SOMMARIO DEL NUOVO NUMERO

Articoli e saggi

Matteo Pistilli, INTERVENTO IN SIRIA: IL VOTO DEL CONGRESSO “CONTRO” GLI ALLEATI USA?

Redazione, LA CRISI NEL VICINO ORIENTE. INTERVISTA AL DIRETTORE DI “EURASIA” CLAUDIO MUTTI

Evo Morales, BOLIVIA. IO, PRESIDENTE, SEQUESTRATO IN EUROPA

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sabato 7 settembre 2013

8 di settembre cosa hai fatto al mio cuore

8settembre

L'associazione U.N.C.R.S.I con la collaborazione Dell'associazione reduci di Coltano campo di concentramento U.S.A PWE 337 invita alla cerimonia commemorativa che si svolgerà domenica 8 settembre 2013 come negli anni precedenti in via della pineta di Coltano.

Ore 09,30 arrivo degli invitati.

Ore 10,00 alza bandiera saluto al camerata Ciabattini e ai convenuti.

Ore 11,00 S.S messa al campo officiata da Padre don Giulio Tam.

Ore 12,30 ammaina bandiera e conclusione della cerimonia.

ore 13,00 pranzo con i camerati

Info Tel 329/6296546 Presidente Bruno Buti.

E la guerra come un’ombra ci soffiava sulla schiena una fiamma di metallo ci faceva da corona voltando pagina alla storia come un libro scritto male ci lasciava la memoria di una repubblica sociale.

8 settembre 1943. La data dell'inganno. Settant'anni fa il popolo italiano viveva la giornata più drammatica del XX secolo. Una riflessione su quella tragica data, sui suoi perduranti effetti, sul dramma di quelle ore, si terrà in Milano, domenica 8 settembre 2013, dalle ore 19:30 presso la sede dell'Associazione Nazionale Volontari di Guerra, in via Duccio di Boninsegna 21/23. (MM linea rossa-fermata Buonarroti, uscire e prendere via Giotto, prima traversa a sinistra).

Partecipate!!!!

venerdì 6 settembre 2013

Aggiornamento n° 90 di GEOPOLITICA

logo_geopolitica

Vi segnaliamo le novità di questa settimana:

Nuovo numero:

La crisi finanziaria e il nuovo ordine economico mondiale
In distribuzione: Geopolitica, vol. II, no. 1 LA CRISI FINANZIARIA E IL NUOVO ORDINE ECONOMICO MONDIALE   Nel 2008 una grave crisi finanziaria sistemica, legata soprattutto al fenomeno dei “derivati”, ha colpito il mondo intero, facendo ancora oggi sentire i suoi effetti sull’economia globale. Da allora, diverse ricette sono state presentate e applicate per risolvere il rallentamento della crescita, che in alcuni paesi è stagnazione e ...

Nuovo libro:

Halford John Mackinder: Dalla geografia alla geopolitica
Halford J. Mackinder (1861-1947) è stato un uomo dalle molteplici carriere: geografo, è considerato il fondatore moderno della disciplina in Gran Bretagna; educatore, ha creato l’Università di Reading e consolidato la London School of Economics come suo secondo direttore; esploratore, è stato il primo uomo a scalare il Monte Kenya, la seconda vetta africana; politico, ha seduto in Parlamento e ricevuto diversi incarichi ufficiali, tra cui quello d’Alto Commissario britannico nella Russia Meridionale sconvolta dalla guerra civile. ...

Report:

Women Activists in the Arab Awakenings and Beyond: Dilemmas and Opportunities
No. 14 – September 2013 Author: Alessia Belli Language: English Keywords:  Arab Spring  Gender  Feminism  Minorities   Download (PDF) / Scarica (PDF)   Abstract The paper focuses on women’s activists in Tunisia and Egypt during the so-called ‘Arab Springs’ and in their aftermath. Scholarly and political debates have often overlooked the role of women’s groups and networks in these political transformations: on the contrary, this contribution takes gender as a fundamental lens capable of generating and aggregating original knowledge and of offering new insights to design and implement creative strategies for both research and policymaking. Endorsing a bottom-up strategy by giving voice to ‘minorities within ...

Articoli:

Il tema delle risorse idriche nell’agenda di sicurezza mondiale del XXI secolo
L’articolo offre un’approssimazione teorica ed empirica a proposito delle misure che si stanno prendendo e che potranno essere prese in un prossimo futuro sui temi legati all’acqua nell’ambito dell’agenda di sicurezza internazionale in questi primi lustri del XXI secolo. In primo luogo si affronta il potenziale conflittuale di questa risorsa naturale e si stabilisce la molteplicità di ruoli che può giocare in eventuali conflitti. In secondo luogo si descrivono e si analizzano brevemente quei ...

Il Giappone e il Sud-Est asiatico: i tre pilastri di una nuova relazione strategica
Il mantenimento di un equilibrio nei due mari importanti per le vie marittime di comunicazione giapponesi ̶ il Mar Cinese Meridionale e il Mar Cinese Orientale ̶ è diventato il nuovo ordine del giorno della politica giapponese nel Sud-Est asiatico. Il Giappone nutre dei significativi interessi commerciali nel Mar Cinese Meridionale, oltre ad essere interessato al modo in cui si stabilizzeranno le regole e i meccanismi per la sicurezza marittima. Tuttavia, l’attuale situazione di stallo ...

La globalizzazione della crisi e lo shift geopolitico
[Editoriale al numero 1, vol. 2] A distanza di circa un lustro dall’esplosione della crisi economico-finanziaria e nonostante le numerose analisi prodotte, gli studi ad essa dedicati e i suggerimenti proposti, le leadership dei paesi coinvolti ancora non sono riusciti a trovare e a mettere in campo soluzioni soddisfacenti, né per un suo contenimento, né per un suo superamento. Giacché la particolarità di questa crisi epocale – che mette a nudo le contraddizioni del sistema ...

“Dove va il mondo?”. Il 31 agosto a Ville di Fano
Anche quest’anno sarà Ville di Fano a ospitare il primo evento IsAG della stagione, e lo fa nuovamente con una conferenza di Giacomo Guarini, il Direttore Amministrativo dell’Istituto. L’evento, che si svolgerà sabato 31 agosto, alle ore 17.00, presso la Pro Loco di Ville di Fano, Montereale (AQ), avrà per titolo Dove va il mondo? Crisi del sistema globale e nuove alleanze geopolitiche. L’organizzazione è a cura di Associazione delle Colline, Identità Europea, Pro Loco ...

I negoziati per il Partenariato Transpacifico e i rapporti sino-statunitensi in Asia
Il Partenariato Trans-pacifico (Trans-Pacific Partnership – TPP), attualmente in fase di negoziazione tra undici economie di entrambi i lati del Pacifico, rappresenta un eccezionale accordo commerciale grazie al suo ambizioso proposito di coprire un numero elevato di questioni e all’enfasi posta sulle nuove normative1. Tuttavia, l’accordo potrebbe riorganizzare l’architettura del commercio regionale nell’area dell’Asia-Pacifico, programmando una strategica divisione economica tra gli Stati Uniti e la Cina. Questa analisi esamina le prospettive di Stati Uniti e ...

Breve analisi sulle politiche monetarie in America Latina: prospettive e rischi
Negli ultimi dieci anni, le economie latino-americane hanno trasformato i propri meccanismi di politica monetaria. La maggior parte dei governi della regione ha concesso una maggiore indipendenza alle loro autorità monetarie con l’intento di applicare una serie di politiche volte a controllare l’inflazione e a far in modo che tali operazioni si concentrino particolarmente sui propri mercati1. I notevoli progressi nell’ultima decade, come ad esempio la ripresa della crescita e della stabilizzazione macroeconomica – conseguita ...

Perché in Siria ci vuole cautela
I venti di guerra addensano nubi cariche di tempesta sulla Siria: secondo la stampa, un attacco militare contro Damasco da parte di USA, Gran Bretagna e Francia potrebbe essere imminente. La crisi siriana si trascina ormai da due anni e mezzo, nel corso dei quali le capitali occidentali non hanno mai nascosto la loro ostilità, di lunga data, al regime del Ba’th, ma non sono andate oltre a un sostegno logistico e “non ufficiale” ai ...

Le Maldive e il “nazionalismo islamico”
Durante il suo discorso tenuto a un seminario sul terrorismo nella seconda metà di maggio, il maggior generale Ahmed Shiyam, capo delle Forze Armate Maldiviane (Maldivian National Defence Force – MNDF), ha evidenziato i timori riguardanti le minacce poste dal terrorismo nei confronti del paese. I media locali hanno riportato quanto detto dal generale, ossia che “le MNDF hanno confermato le notizie che alcuni giovani si sono uniti a gruppi terroristici stranieri e che molti ...

BRICS: più di una semplice idea?
Quando una banca investitrice americana ha coniato l’acronimo “BRIC” nel 2001, pochi si sono interessati. La Russia era stata dimenticata dopo la sua esperienza pre-morte degli anni ’90. La Cina stava iniziando a decollare nel sistema del commercio mondiale. L’India non aveva ancora mostrato la sua lucentezza. L’economia politica internazionale lavora in modi misteriosi, e la fase finale del boom della globalizzazione di inizio anni 2000 era cresciuta vertiginosamente, spingendo queste nazioni alla ribalta.  Ma ...

Notizie dall'Istituto:

Ciclo seminariale “Difesa, sicurezza e diritto internazionale nel Mediterraneo”
Nel 2011 dalla collaborazione tra l’IsAG e la Cattedra di Diritto della Facoltà di Scienze Economiche e Giuridiche dell’Università Kore di Enna è scaturito il ciclo seminariale “Difesa, sicurezza e diritto internazionale nel Mediterraneo”, volto a fornire gli strumenti per valutare in una chiave tanto giuridica quanto pratica le problematiche relative al nostro mare. Il ciclo di seminari è attivato annualmente presso l’ateneo ed è riservato agli studenti del corso di laurea magistrale in Giurisprudenza e a quelli del corso di laurea triennale in Scienze della difesa e della sicurezza. La partecipazione ai seminari e il superamento di una prova finale garantiscono crediti formativi universitari. ...

Colloquium Italo-Russo
Il Colloquium Italo-Russo è stato lanciato dall’IsAG nel corso del 2013 al fine di favorire il rafforzamento delle relazioni amichevoli e della cooperazione pratica tra Italia e Federazione Russa. Il Colloquium ambisce a essere un punto di riferimento nel dialogo tra i due paesi, coinvolgendo non solo i rappresentanti ufficiali ma in primo luogo le società civili, come base imprescindibile per creare un rapporto di fiducia solido e duraturo. L’IsAG ritiene che, grazie all’istintiva attrazione tra i due popoli, alle similitudini culturali, alla complementarità economica, Italia e Russia siano naturalmente portate a essere legate tra loro, cooperando verso l’obiettivo della prosperità dei due paesi e ...

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giovedì 5 settembre 2013

8 settembre: la data dell’inganno

armistizio

La Federazione di Milano riprende la propria attività dopo la pausa estiva con una riflessione pubblica sull'8 settembre 1943. Stiamo predisponendo quindi un fitto e serrato programma di iniziative per l'autunno e per l'inverno prossimi, nonché per tutto il 2014.
Qui sotto il comunicato ufficiale, vi aspetto anche con i familiari e soprattutto chi ha figli e nipoti giovani, affinchè possano apprendere e riflettere. E' previsto, solo per coloro che preannunceranno la loro partecipazione, la possibilità di uno spuntino, durando la manifestazione dalle 19,30 fino ad esaurimento della discussione. 

8settembre

Cassibile, 3 settembre 1943 - Milano, 8 settembre 2013

70 anni fa, esattamente in questi momenti, in una tenda militare piantata in un uliveto di Cassibile, vicino a Siracusa, si consumava il momento più penoso ed umiliante della storia dell'Italia dalla sua unità, ovvero la firma dell'armistizio con gli alleati. Solo poche settimane prima, il 10 luglio e non lontano da quella tenda, nel tentativo di contrastare lo sbarco inglese, si era compiuto il sacrificio eroico del tenente Marcuccetti della 207ma divisione costiera, trovato morto abbracciato alla mitragliatrice, insieme ad altri 7 militari, alla foce del fiume Cassibile. Ed il cap. magg. Agosti ed altri 6 fanti costieri, nelle stesse ore, erano caduti in un posto di blocco vicino.
"L'armistizio venne firmato alle 17,15 [...] su di un tavolo di casermaggio sul quale erano posati un telefono da campo, due portacenere, due bottigliette d'inchiostro. Firmarono per l'Italia, il gen. Castellano, in abito civile, per delega di Badoglio; per gli anglo-americani, il gen. Bedell Smith, in uniforme, per delega di Eisenhower. La riunione durà pochissimi minuti. Subito dopo Eisenhower strinse la mano a Castellano e gli disse che da quel momento in poi l'avrebbe considerato come un suo collaboratore." (da Filippo Stefani "8 settembre 1943. Gli armistizi dell'Italia" Marzorati, 1991).
Domenica 8 settembre, alle ore 19,30, il ricordo di quei momenti, il significato degli effetti che ne scaturirono per la nostra Patria verranno riflettuti e dibattuti presso la sala pubblica a disposizione della Federazione dell'Associazione Nazionale Volontari di Guerra a Milano, dalle ore 19,00 in poi (Milano, via Duccio di Boninsegna 21-23 - Fermata metropolitana rosa Buonarroti, uscire per via Giotto, prima traversa a sinistra).  Partecipate!!!
Andrea Benzi
Presidente della Federazione di Milano dell'Associazione Nazionale Volontari di Guerra

martedì 3 settembre 2013

Si riparte con “Ai confini del Nero”

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MERCOLEDI' 4 SETTEMBRE ore 19 a L'Universale aperitivo letterario: presentazione del libro AI CONFINI DEL NERO di M.M.Merlino ne parleranno R.Rosseti e R. Mancini.

RIECCOCI!    Vi attendiamo per questa novità letteraria, realizzata dall'Autore per le Edizioni Settimo Sigillo, composta da cinque racconti.
Uno di questi è dedicato ad Ugo Franzolin, compianto corrispondente di guerra della X° mas e scrittore,di cui ricorre proprio il 4 settembre la data  di  un anno dalla scomparsa.
info 3394987052  Libreria - Galleria delle Arti L'UNIVERSALE via F. Caracciolo 12 Roma

aiconfinidelnero

lunedì 2 settembre 2013

Aggiornamenti rivista EURASIA ( 20/08 – 01/09 2013 )

eurasia

Di seguito il sommario degli aggiornamenti della Rivista "Eurasia" delle ultime settimane (dal 20 agosto al 1 settembre 2013):

Indice

  • Articoli e saggi
  • Pubblicazioni

Articoli e saggi

Fabio Falchi , LA SIRIA E IL DILEMMA DEGLI STATI UNITI

Stefano Vernole, SIRIA: IL BLUFF DELL’OCCIDENTE RISCHIA DI TRASCINARE IL MONDO NEL BARATRO

Andrea Fais, UNA GUERRA IN SIRIA SAREBBE CATASTROFICA

Giacomo Gabellini, TTIP E TPP, STRUMENTI DI DOMINIO STATUNITENSE

Sara Brzuszkiewicz, TENSIONI IN EGITTO, EGIZIANI IN ITALIA

Giacomo Gabellini, L’EGITTO AL CENTRO DELLA GRANDE SCACCHIERA

Pubblicazioni

E' attualmente disponibile in libreria l’ultimo numero (2/2013) di "Eurasia" (XXX), intitolato "Il lupo grigio al bivio.

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domenica 1 settembre 2013

Colle Oppio vigila

ColleOppio

Colle Oppio vigila. Romanzo militante un libro di Fabrizio Crivellari

Cortei, volantinaggi, affissioni. Ore e ore trascorse nel fortino/sezione a ridere e scherzare oppure ad accapigliarsi in complicate riunioni fumose. Ma non solo. Le strade della capitale prendono vita sotto i passi delle ragazze e dei ragazzi di Colle Oppio, la più antica sezione del MSI, eretico fiore all'occhiello del Fronte della Gioventù. E poi c'è l'universitá, con le assemblee, i baroni, la voglia di esistere di una agguerrita minoranza, le dinamiche della politica studentesca e, immancabilmente, "quei rompicoglioni degli Autonomi". Il giovane Ferdinando vive la sua esistenza politica come una missione, rispettando con devozione le spesso incomprensibili "tradizioni militanti", ma lanciandosi al tempo stesso in spericolati progetti politici e di comunicazione, non sempre compresi. Si muove all'interno di un branco eterogeneo, scanzonato, a volte folle e sempre traboccante di generositá. E racconta con ironia, come testimone divertito e appassionato, le vicende di un soggetto politico straordinariamente originale.

Leggetevi questo commento di Paolo Belogi

Nessuno può togliergli la leadership, dice. Ma chi gli chiede di fare a meno della leadership sul suo partito degli onesti? Diciamo che la patria potestà potrà liberamente esercitarla da una confortevole cella delle patrie galere, a meno che non voglia comprare Palazzo Madama, eleggerlo a sua residenza e lì trascorrere i domiciliari. E diciamo, anzi dico (ché non voglio coinvolgere nessuno in queste mie elucubrazioni da caffè e latte), che il nano ha davvero rotto gli zebedei. Comunque a non togliergli il sonno, ora, ci pensano quelli del Partito Democratico.

Ma se a lui lo posso capire, perché penso sia difficile trovare un vecchietto della sua età disponibile a farsi incarcerare senza nemmeno fingere di opporsi, non riesco a comprendere quale possa essere il motivo per cui ci sia in giro tanta propensione a fargli da scudo umano. Pazienza per chi è nato politicamente con Forza Italia, inattaccabile per coerenza di pensiero, ma fra i berluscones c’è anche chi ha un trascorso diverso da quello di Brunetta o Scilipoti, e a questi chiedo.. anzi no: li invito a leggere, come farò io, “COLLE OPPIO VIGILA “, il romanzo militante di Fabrizio Crivellari.

Perché partivamo da qui, e lascio posto ad una presentazione di Flavia Perina la quale, con queste righe, descrive così il libro sulla sua pagina Facebook: Alla fine di una lunga storia, più interessante e onesta di quel che credete, ci si guarda allo specchio e ci si chiede: «Ma come abbiamo potuto finire così?». Chi sa scrivere, lo fa con un libro. Questo è di Fabrizio Crivellari, ex-militante ironico e spirito libertario della sezione missina di Colle Oppio (quella, per intenderci, di Rampelli e della Meloni). Prevedo che i diari della destra pre-berlusconiana presto potranno riempire scaffali interi. E qualunque sia il luogo degli eventi, la generazione, l'esperienza, ci si domanderà sempre quella cosa lì: «Cazzo, ma come abbiamo potuto finire così?».

Maggiori informazioni http://www.belox.it/news/colle-oppio-vigila1/

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