Vogliamo giustizia!

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Giustizia per i morti di Bologna

Ultimissime del giorno da ADNKRONOS

martedì 31 luglio 2012

E io pago!

Comuni: multe raddoppiate per far quadrare i conti

eiopago

Multe raddoppiate per far quadrare il bilancio e reperire risorse in seguito ai tagli imposti dalla spending review: ecco cosa avviene nei Comuni italiani.

Le multe lievitano nella maggior parte dei Comuni italiani, che affrontano il taglio delle risorse voluto dalla spending review con l’incremento delle sanzioni a carico degli automobilisti. Secondo quanto riportato sui bilanci delle amministrazioni locali, in ciascun Comune si verificherà, se non è già avvenuto, un aumento medio degli importi pari al 20%.

Sono numerosi, infatti, i Comuni che hanno deciso di far quadrare il bilancio grazie al ricavato delle sanzioni amministrative che gravano sugli automobilisti locali, e non solo. A Milano, ad esempio, nel 2012 le entrate provenienti dalle multe sono aumentate del 12,8% rispetto al 2011, mentre a Bologna si attende un incremento delle entrate grazie alle infrazioni stradali pari a 52,4 milioni per il solo anno in corso.

Un caso emblematico è quello di Pavia, dove la polizia locale ha ricevuto una circolare comunale che esortava a potenziare le sanzioni proprio per raggiungere le entrate necessarie all’amministrazione. Un meccanismo che non solo spinge i Comuni ad attuare politiche di tolleranza zero nei confronti dei cittadini, anche in merito alle multe non pagate o saldate in ritardo, ma che causa una tassa occulta di circa 35 euro per ciascun contribuente, una cifra che può arrivare anche a 100 euro nei centri urbani più estesi.

Non sempre, inoltre, il 50% dei ricavati dal versamento delle sanzioni stradali viene reinvestito in attività a favore della sicurezza e della prevenzione degli incidenti, come è sancito dall'articolo 208 del codice della strada.

Teresa Barone

Da: http://www.pubblicaamministrazione.net

domenica 29 luglio 2012

Aggiornamenti EURASIA (22/07 – 29/07 2012)

eurasia

 

Di seguito il sommario degli aggiornamenti della Rivista "Eurasia" di questa settimana (dal 22 al 29 Luglio 2012):

INDICE

  • Articoli e saggi
  • Appuntamenti
  • Pubblicazioni

Articoli e saggi

Giacomo Gabellini, Germania – Russia. L’alleanza eurasiatica

Qualora la Germania si cimentasse seriamente nel tentativo di trainare l’Europa sul solco tracciato da Berlino, potrebbe ipoteticamente prendere forma uno dei pericoli contro cui Zbigniew Brzezinski ha ostinatamente messo in guardia gli Stati Uniti. «Per dirla in una terminologia che richiama l’età più brutale degli antichi imperi – scrive Brzezinski – , i tre grandi imperativi della geostrategia imperiale statunitense sono impedire la collusione e mantenere la dipendenza della sicurezza tra i vassalli, tenere i tributari deboli e protetti, e impedire ai barbari di unirsi». Una “unione dei barbari” che potrebbe comportare significative “discontinuità” negli scenari futuri.

Andrea Puzone, Turchia tra passato e presente: il nuovo assetto strategico turco è messo alla prova

L’innovativo assetto strategico turco messo a punto negli ultimi dieci anni dal governo Erdoğan rischia di collassare sotto i colpi della destabilizzazione nell’area afro-asiatica. Gli avvenimenti dell’ultimo anno e mezzo hanno profondamente incrinato quelli che sino ad allora erano capisaldi della nuova politica estera di Ankara, basata sul concetto di “profondità strategica” in opposizione all’isolazionismo dell’era bipolare. Il caos in Siria rappresenta in particolare un banco di prova fondamentale per la dirigenza turca, chiamata a gestire in prima linea una situazione di grave e reale pericolo ai suoi confini.

F. William Engdah, Il gioco a scacchi geopolitico di Putin con Washington in Siria e in Eurasia

Dalla riassunzione della carica di Presidente della Russia, Vladimir Putin non ha perso un minuto nell’affrontare le minacce geopolitiche più urgenti per la Russia, a livello internazionale. Non sorprende che, al centro della sua agenda vi sia la situazione esplosiva in Medio Oriente, soprattutto la Siria. Qui Putin si sta impegnando con ogni mezzo immaginabile per impedire un ulteriore deterioramento della situazione, in quello che potrebbe facilmente diventare un’altra “guerra mondiale per errore di calcolo.” La sua attività nelle ultime settimane riguarda un’attiva diplomazia personale verso il governo della Siria, così come la cosiddetta opposizione del “Consiglio Nazionale siriano”. Compresi intensi sforzi diplomatici con il regime di Erdogan in Turchia; della diplomazia a porte chiuse con Obama; della diplomazia diretta con l’Israele di Benjamin Netanyahu.

Appuntamenti

“La fine di un’era: cosa c’e’ dopo l’unipolarismo?”, resoconto, foto, video

Sabato 21 luglio alle ore 18:00, si è svolta presso la sala convegni dell’Hotel La Rosetta nel cuore del centro storico di Perugia, la conferenza-seminario dal titolo “La fine di un’era: cosa c’è dopo l’unipolarismo?” promossa dalla Rivista di Studi Geopolitici “Eurasia” e dal Centro Studi Eurasia-Mediterraneo.

Pubblicazioni CeSEM

Carlo Terracciano, Nel fiume della storia

“Penso che Carlo Terracciano sia uno dei maggiori geopolitici europei degli ultimi decenni. Sono convinto che sarà riconosciuto come uno dei moderni autori classici di questa disciplina. (…) Carlo Terracciano ha ereditato la tradizione geopolitica del continentalismo europeo. Nei suoi scritti (raccolti in una serie di articoli intitolata Nel fiume della Storia), egli traccia la genesi ideologica di questa scuola. (…) Il suo lavoro è forse l’esempio più completo e coerente di questa tradizione. Nelle condizioni dell’occupazione atlantista e dell’egemonia talassocratica è un gesto virile di rivolta spirituale e cognitiva” (Aleksandr Dugin).

Alessando Lattanzio, Intrigo contro la Siria, Anteo Edizioni

La Siria è sottoposta a una pressione internazionale, che viene esercitata tramite diversi mezzi, militari, spionistici, terroristici, economici e mediatici. Organizzare una simile operazione ha richiesto molto tempo, grandi risorse e un’ampia rete di supporto e sostegno, che comprende sia capi di stato ed ex-ministri, che docenti, politici e militanti radicali islamici, arabi, turchi e occidentali. Ovviamente con il necessario supporto di dissidenti, terroristi e traditori di origine siriana. In questo testo si prova a definire il quadro dell’intrigo contro la Siria. Prefazione di Ouday Ramadan. Saggio introduttivo di Costanzo Preve.

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La Redazione.

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sabato 28 luglio 2012

Londra 2012

Le cose più belle dell’inaugurazione delle Olimpiadi?
L’accensione del braciere olimpico

E,  ovviamente, tutto lo stadio che canta con Sir Paul “Hey Jude”!



Aggiornamento n° 29 di GEOPOLITICA

Geopolitica

Segnaliamo  le novità di questa settimana nel sito di Geopolitica:

Articoli:

Yemen, tra la fragile transizione e la guerra nell’ombra
Mentre l’attenzione internazionale è rivolta tutta verso il problema siriano, vengono dimenticati altri paesi che stanno attraversando una situazione simile ormai da tempo senza vedere miglioramenti concreti. La società yemenita, ormai da qualche tempo nel baratro, non viene presa in considerazione dai mezzi di comunicazione e le notizie che arrivano sono poche e confuse. Nel novembre 2011 a Ryad è stata avviata la transizione politica appoggiata da GCC, Stati Uniti e Nazioni Unite che ha ...


L’alleanza indo-statunitense alla prova
L’ultima settimana è stata caratterizzata da due “incidenti” diplomatici tra India e Stati Uniti. Washington può però contare sulla solida alleanza con l’attuale governo in carica, un fattore che si evince dalle risposte di Nuova Delhi e da alcune recenti azioni in politica estera del paese asiatico. Domenica scorsa 15 luglio il presidente statunitense Barack Obama in un’intervista rilasciata a Press Trust of India ha sostenuto la necessità urgente per l’India di avviare una ...


Le prospettive dell’Unione Eurasiatica: intervista a Andrej Geraščenko
Andrej Geraščenko, analista bielorusso collaboratore di Fond Strategičeskoj Kul’tury, membro dell’Unione degli Scrittori Russi e presidente dell’associazione “Casa Russa”, ha studiato il processo integrativo della nascitura Unione Eurasiatica. Luca Bionda (ricercatore dell’IsAG) l’ha intervistato per noi. Pubblichiamo di seguito la prima parte dell’intervista, in cui si discute proprio delle prospettive dell’Unione Eurasiatica. Molti esperti guardano alla Bielorussia come al punto debole dell’Unione Doganale con Russia e Kazakistan, a causa principalmente della minore presenza di ...


E’ bene che l’India effettui un test ASAT in questo momento?
Il successo indiano nel testare il missile Agni V due mesi fa ha indirettamente dimostrato la capacità teorica d’intraprendere un test ASAT (anti-satellite), se necessario. Tuttavia, il possedere questa abilità tecnologica non dovrebbe essere l’unica ragione per predisporre un simile test; è più importante analizzare la necessità politica per realizzarlo. Attualmente, solo tre paesi, vale a dire Stati Uniti, Russia e Cina, hanno dimostrato questa capacità. E’ maturo il tempo per l’India d’intraprendere un test ...


«È necessaria una soluzione regionale alla crisi siriana»: Tiberio Graziani all’IRNA
Tiberio Graziani, presidente dell’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG) e direttore di Geopolitica, è stato dall’IRNA, agenzia di stampa della Repubblica Islamica d’Iran, a proposito del ruolo che il paese persiano può giocare nella risoluzione della crisi siriana. Il lancio d’agenzia relativo all’intervista del direttore Graziani è stato pubblicato sia in farsi (clicca) sia in inglese (clicca). Tiberio Graziani ha espresso la convinzione che non si possa prescindere da un coinvolgimento ...


Le opzioni indiane sulla fine dei giochi in Afghanistan
L’India ha molti interessi in Afghanistan, specialmente una volta che le truppe occidentali lasceranno il paese entro la fine del 2014. La conferenza di Tokyo tenutasi la scorsa domenica si è impegnata nello stanziamento di 16 miliardi di dollari in aiuti allo sviluppo fino al 2015. Tra i leader internazionali presenti alla conferenza v’era per l’India il ministro degli Esteri S.M. Krishna, che ha evidenziato gli sforzi fatti dall’India per il pieno sviluppo dell’Afghanistan. ...


I Fratelli egiziani e il Nuovo Medio Oriente
Di primo acchito, sembrerebbe che sia finalmente apparsa sulle rive del Nilo una grande figura unificatrice, la cui ombra si allunga sull’intero panorama politico del Medio Oriente. Questa, almeno, è l’impressione che lascia la serie di encomi da parte della comunità internazionale a seguito dell’elezione di Mohammed Morsi alla presidenza in Egitto. Da Israele all’Iran, i paesi del Medio Oriente hanno salutato l’esito delle elezioni egiziane, ovvero la vittoria dei Fratelli Musulmani. Tutte le grandi ...

Numeri:

Vol. I, no. 1: VENT'ANNI DI RUSSIA
E' in distribuzione il primo numero di Geopolitica, dedicato al ventennale della Federazione Russa. Numerosi contributi di analisti russi, italiani ed internazionali, con un articolo esclusivo del vice-ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa A. Grushko ...

Call for Papers:

Pubblicato il "Call for Papers" per il numero 1, vol. II (Inverno 2013)
GEOPOLITICA è un refereed journal, ossia una rivista con revisione paritaria. In ogni suo numero, oltre agli articoli su invito realizzati da autorevoli esperti, è prevista una quota di saggi proposti da studiosi in risposta ad un call for papers pubblico ed accuratamente selezionati dalla Direzione con l€'aiuto di revisori paritari (referees). Presentiamo di seguito il testo italiano e inglese del Call for papers riferito al numero 1 del volume II (programmato per l'inverno 2012-2013). ...
Buona lettura!

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domenica 22 luglio 2012

Aggiornamenti EURASIA (16/07 – 22/07 2012)

eurasia

Di seguito il sommario degli aggiornamenti della Rivista "Eurasia" di questa settimana (dal 16 al 22 Luglio 2012):

INDICE

  • Pubblicazioni
  • Articoli

Pubblicazioni CeSEM

È attualmente disponibile in libreria l'ultimo numero (2/2012) di "Eurasia" (XXV), "Il Mediterraneo tra l'Eurasia e l'Occidente"

ULTIME USCITE

Alessando Lattanzio, Intrigo contro la Siria, Anteo Edizioni

La Siria è sottoposta a una pressione internazionale, che viene esercitata tramite diversi mezzi, militari, spionistici, terroristici, economici e mediatici. Organizzare una simile operazione ha richiesto molto tempo, grandi risorse e un’ampia rete di supporto e sostegno, che comprende sia capi di stato ed ex-ministri, che docenti, politici e militanti radicali islamici, arabi, turchi e occidentali. Ovviamente con il necessario supporto di dissidenti, terroristi e traditori di origine siriana. In questo testo si prova a definire il quadro dell’intrigo contro la Siria. Prefazione di Ouday Ramadan. Saggio introduttivo di Costanzo Preve.

Giacomo Gabellini, La parabola. Geopolitica dell’unipolarismo statunitense, Anteo Edizioni

Il crollo dell’Unione Sovietica ha permesso a Washington di instaurare un assetto geopolitico unipolare incardinato sugli Stati Uniti. Per raggiungere questo obiettivo, i centri decisionali statunitensi hanno escogitato e messo in atto una strategia “mondialista” volta ad omologare tutti i popoli che abitano il pianeta ai principi del nuovo ordine mondiale. Tale strategia si è dispiegata sul piano economico attraverso l’espansione coatta del libero mercato, su quello geopolitico con l’occidentalizzazione del mondo e su quello militare con la riconfigurazione ed espansione verso est della NATO. Questo libro indaga i passaggi fondamentali che caratterizzano questa “parabola” unipolare statunitense, che ha conosciuto la propria fase ascendente e il proprio picco nel corso degli anni ’90, per poi intraprendere una discesa progressiva che non pare ancora essersi conclusa. Ne emerge uno scenario molto distante dalle raffigurazioni ufficiali, che vede numerosi attori emergenti implementare piani che mirano ad alterare i rapporti di forza internazionali e a ridefinire l’assetto mondiale, in cui l’avvento del multipolarismo comporterà la conclusione della breve e turbolenta “parabola” statunitense.

Andrea Fais, L'Aquila della Steppa. Volti e prospettive del Kazakistan, Edizioni all'insegna del Veltro

Ad oltre venti anni dall’indipendenza, il Kazakistan è diventato un attore di primo piano nello scacchiere internazionale. Il percorso cominciato nel 1992, all’indomani del crollo dell’Unione Sovietica, era denso di insidie e pericoli che avrebbero potuto esporre irreversibilmente la giovane repubblica guidata da Nursultan Nazarbaev ai rischi della speculazione e della disintegrazione sociale e politica. Eppure, attraverso un programma ambizioso e lungimirante, frutto di un’abile combinazione tra statalismo e ponderata apertura ai mercati internazionali, l’economia kazaka è riemersa dalla crisi, facendo prezioso tesoro di tutte le lezioni storiche del passato, custodite dalla leggendaria Via della Seta.

Articoli e Saggi

L'EDITORIALE

Claudio Mutti, Il Mediterraneo tra l'Eurasia e l'Occidente

ALTRI ARTICOLI 

Andrea Jacopo Sala, Tibet, un ponte attraverso l'Himalaya

Igor Ignatchenko,  La Santa Alleanza USA – al-Qaida

Andrei Akulov, CCG – Iran: un altro scenario di guerra nel Vicino Oriente

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giovedì 19 luglio 2012

Aggiornamento n° 28 di GEOPOLITICA

Geopolitica

Vi segnaliamo le novità di questa settimana nel sito di Geopolitica:

Articoli:

Le mire saudite dietro l’attivismo salafita in Siria
La sfida per l’egemonia regionale tra l’Iran sciita e l’Arabia Saudita wahhabita (sunnita) si sta progressivamente estendendo dal territorio iracheno a quello siriano dove, seppur ancora in maniera velata, Riyadh vuole giocare un ruolo da protagonista. L’Arabia Saudita, alle prese con un periodo di precari equilibri interni, vuole cercare di sfruttare a proprio vantaggio i disordini siriani; per questo motivo ha da tempo iniziato a sostenere i ribelli organizzati intorno all’Esercito Libero Siriano (FSA), ma, ...


“L’India ha bisogno del Myanmar, ma anche il Myanmar ha bisogno dell’India”
Gli scettici temono che la visita indiana in Myanmar non sarà facile perché dovrà affrontare la dura competizione di importanti attori quali la Cina. Ma in realtà Cina ed India potrebbero cooperare, sviluppando congiuntamente progetti trilaterali nel Paese. Il 29 maggio 2012, il quotidiano ufficiale The New Light of Myanmar ha salutato la visita del primo ministro indiano Manmohan Singh in Myanmar con queste parole: “L’India ha bisogno del Myanmar, ma anche il Myanmar ha ...


Anno 2020: inizia l’era delle Water Wars
Secondo il report pubblicato dall’Intelligence Community Assessment sulla Water Security, le guerre del futuro saranno quelle per la conquista dell’oro blu, bene primario sempre meno accessibile e fruibile. L’acqua assumerà un valore geostrategico di primissimo piano che modificherà inevitabilmente i rapporti tra attori statali favorendo un nuovo corso delle Relazioni Internazionali. Quali saranno le strategie messe in atto dagli attori statali? Un nuovo scenario di minaccia globale: i limiti della Water Global Security statunitense ...


Dopo 16 mesi di lotta, lo stallo siriano
Dopo sedici mesi di conflitto iniziato nel febbraio 2011, la situazione, nel Bilâd ash-Shâm non tende a migliorare nonostante i vari tentativi da parte della Comunità Internazionale, e con il passare del tempo quelle che inizialmente erano manifestazioni di protesta contro il regime per la “libertà”, la disoccupazione, la fame, la corruzione, la povertà, si sono trasformate in violenze e scontri a fuoco tra l’esercito e gli attivisti, diffondendosi in tutto il territorio siriano, e ...


1908: quegli “angeli russi” nella Messina distrutta dal terremoto
C’è un profondo e vivo legame storico che lega Messina alla Russia, dopo gli aiuti prestati dai marinai russi alla popolazione colpita dal terribile terremoto del 1908. Lo scorso 9 giugno è stata l’occasione per rinvigorire questi rapporti con la scopertura di un grande monumento in ricordo dei morti messinesi e in onore dell’intervento umanitario della Marina dello Zar. L’evento è stato organizzato dalla Fondazione Sant’Andrea Apostolo di Mosca, dal Centro per la Gloria Nazionale ...


Ripensare l’interesse nazionale e la strategia dell’Italia nel mondo che cambia
Il mondo sta cambiando rapidamente. Da alcuni anni a questa parte, ancora più rapidamente. Le crisi sistemiche (e le conseguenti “grandi depressioni”) hanno storicamente comportato un’accelerazione delle pre-esistenti dinamiche di ascesa e discesa delle potenze: la crisi del 1873 agevolò l’ascesa di USA e Germania rispetto alla Gran Bretagna, quella del 1929 il recupero tedesco e la copertura del gap industriale da parte dell’URSS. La crisi cominciata nel 2008 accelera l’ascesa delle cosiddette “potenze emergenti” ...


Geopolitica in Asia: Russia, India e la cooperazione tra Pakistan e Cina (Prima parte)
Nella prima di questa analisi in due parti, Andrej Volodin osserva la realtà politica e strategica che definisce la relazione tra Cina e Pakistan. Mentre il Presidente russo Putin sta programmando di visitare il Pakistan, alcuni dei miei amici e giornalisti indiani credono che il viaggio proposto sia una sorta di punizione per l’India, a causa della politica estera “filo-americana” di Delhi. Penso che questa spiegazione semplicistica sottovaluti la complessità della situazione nella zona ...


Tra caos afghano e “rivoluzioni”: una rondine araba non farà la primavera russa
Nel momento in cui si sta accelerando il ritiro delle truppe occidentali dal pantano afghano, che fa seguito alle deflagrazioni “rivoluzionarie” nel Vicino Oriente, non può che destare preoccupazione l’avvenire del cuore del Mondo Antico, l’Eurasia, da sempre terreno di scontro nei rapporti di forza tra le grandi potenze e divenuta un’autentica polveriera geopolitica dalla fine della guerra fredda. La recente evoluzione dei fatti internazionali è effettivamente gravida di incertezze per la stabilità politica dello ...

Numeri:
Vol. I, no. 1: VENT'ANNI DI RUSSIA
E' in distribuzione il primo numero di Geopolitica, dedicato al ventennale della Federazione Russa. Numerosi contributi di analisti russi, italiani ed internazionali, con un articolo esclusivo del vice-ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa A. Grushko ...
Call for Papers:
Pubblicato il "Call for Papers" per il numero 1, vol. II (Inverno 2013)
GEOPOLITICA è un refereed journal, ossia una rivista con revisione paritaria. In ogni suo numero, oltre agli articoli su invito realizzati da autorevoli esperti, è prevista una quota di saggi proposti da studiosi in risposta ad un call for papers pubblico ed accuratamente selezionati dalla Direzione con lâ€'aiuto di revisori paritari (referees). Presentiamo di seguito il testo italiano e inglese del Call for papers riferito al numero 1 del volume II (programmato per l'inverno 2012-2013). ...
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martedì 17 luglio 2012

Il mondo dalla Stazione Spaziale

Attivate la visualizzazione a 1080p, alzate il volume e fatevi venire il groppo in gola. Queste sono immagini reali che provengono dalla Stazione Spaziale Internazionale, montate a ritmo di musica.

Clicca qui per visualizzare l'intero articolo

lunedì 16 luglio 2012

MAGMATICA presenta Céliniana

celine

A poco più di cinquant’anni dalla morte dello scrittore francese Louis-Ferdinand Céline, pseudonimo di Louis-Ferdinand Auguste Destouches, avvenuta nell’indifferenza generale il 1º luglio 1961, il Laboratorio Teatrale “SetteCinqueTre”, nato all’interno del movimento Foro753, intende offrire un contributo alla sua memoria attraverso un’originale trasposizione teatrale dal titolo “Céliniana”.
Rappresentazione teatrale che nasce, dunque, tanto quale strumento evocativo della vita e delle opere dello scrittore francese, tradotto ed apprezzato in tutto il mondo e da diverse generazioni, quanto come tentativo di riuscire a ricordare degnamente uno dei più grandi scrittori del ’900 europeo, che più di altri ha saputo raccogliere nelle sue opere, talvolta precorrendoli, tutti i temi portanti dei nostri giorni.
Mediante un vivo incontro di parole e musica, si tenterà così di rievocare – audacemente – la profonda cultura e la fiammante sensibilità di Céline, capace di affrontare già tutti i temi più importanti del ventesimo secolo: la guerra, l’’industrializzazione, la decadenza coloniale, l’impoverimento e l’aridità spirituale delle coscienze. “Viaggio al termine della notte” è il primo, ed indubbiamente il più famoso, romanzo di Louis-Ferdinand Céline: scritto in interminabili notti insonni e pubblicato nel 1932, è un vero e proprio affresco della natura umana, certamente uno dei romanzi che meglio ha saputo capirla e rappresentarla in profondità.
Ieri a Roma, domani in Trinacrìa, da sempre crocevia di nobili esperienze artistiche, culturali e spirituali, arteria vitale della civiltà europea: grazie a Céline far rivivere le energie più vere dell’Uomo. Oltre a qualsiasi notte. Oltre a qualsiasi crisi.

Venerdì 27 luglio 2012 a MAGMATICA

Da: http://www.cantiribelli.com/

per info

www.facebook.com/events/182585615205123/

www.facebook.com/events/429738847059813/

magmatica2012@gmail.com

sabato 14 luglio 2012

3° festival della cultura beatlesiana

salso-meets-the-beatles

Salso Meets the Beatles è l'unico festival che ti fa ritrovare tutta la magia dei Fab Four. Salsomaggiore per un intero week-end si trasforma in Liverpool e ospita il fantastico mondo della cultura beatlesiana con concerti, bancarelle, mostre e seminari.

Preparati ad emozionarti davvero, i Beatles sbarcano a Salsomaggiore.

Per il programma, clicca qui: http://www.meetthebeatlesfestival.it/salso-meets-the-beatles-2012.html

venerdì 13 luglio 2012

Guardatevi intorno: siete su Marte.

Ancora immagini fantastiche dallo spazio: Marte in superpanoramica.marte

Questa foto composita è una panoramica a 360° del suolo marziano come l'ha visto la sonda automatica Opportunity, che da più di otto anni sta esplorando Marte. Si tratta di 817 fotografie scattate nell'arco di quattro mesi d'inverno marziano.

Clicca qui per visualizzare l'intero articolo

Clicca qui per andare subito alla visualizzazione di Marte

Aggiornamento n° 27 di GEOPOLITICA

Geopolitica

Vi segnaliamo le novità di questa settimana nel sito di Geopolitica:

Call for Papers:

Pubblicato il “Call for Papers” per il numero 4, vol. I (Inverno 2012)
GEOPOLITICA è un refereed journal, ossia una rivista con revisione paritaria. In ogni suo numero, oltre agli articoli su invito realizzati da autorevoli esperti, è prevista una quota di saggi proposti da studiosi in risposta ad un call for papers pubblico ed accuratamente selezionati dalla Direzione con l’aiuto di revisori paritari (referees). Presentiamo di seguito il testo italiano e inglese del Call for papers riferito al numero 4 del volume I (programmato per l’inverno 2012-2013).

Numeri:

Vol. I, no. 1: VENT'ANNI DI RUSSIA
E' in distribuzione il primo numero di Geopolitica, dedicato al ventennale della Federazione Russa. Numerosi contributi di analisti russi, italiani ed internazionali, con un articolo esclusivo del vice-ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa A. Grushko ...

Articoli:

La strategia della Turchia
La Turchia sta riemergendo come potenza regionale. In un certo senso, è un processo di ritorno nella sua posizione antecedente la Prima Guerra Mondiale, ai tempi dell’Impero Ottomano. Ma sebbene in superficie il parallelo ottomano possa avere un certo valore nella comprensione della situazione attuale, non è in grado di tenere conto dei cambiamenti del sistema globale e della regione. Inoltre per comprendere la strategia turca dobbiamo capire le circostanze in cui essa si trova ...


Il nuovo Egitto e la Russia
L’elezione a presidente egiziano di Mohamed Morsi, che si è appoggiato ampiamente alla piattaforma della Fratellanza Musulmana, ha un ruolo importante nella formazione del nuovo Medio Oriente. In parte perché l’ideologia della Fratellanza Musulmana, divenuta popolare in una grossa fetta del mondo arabo, è nata in Egitto. Sotto il presidente Gamal Nasser, negli anni ’50 e ’60, il paese era il centro dell’integrazione panaraba. Oggi il Cairo ha ancora una volta l’opportunità di ergersi a ...


«La Russia partner formidabile per superare la crisi»: Tiberio Graziani a “Baobab”, Rai Radio 1
Tiberio Graziani, presidente dell’Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG) e direttore di Geopolitica, è stato ospite nella puntata del 4 luglio scorso di Baobab, programma d’informazione trasmesso da “Rai radio 1″. La puntata può essere riascoltata integralmente cliccando qui. Il direttore Graziani è intervenuto, assieme alla professoressa Adriana Destro (ordinaria di Antropologia culturale all’Università di Bologna), per discutere del tema Geopolitica: i nuovi che avanzano. Russia e Turchia. Graziani ha spiegato ...


Il futuro del gasdotto transafghano
Lo scorso 23 maggio, Turkmenistan, Afghanistan, Pakistan e India hanno siglato un accordo per la costruzione del gasdotto trans-afgano, che dovrebbe pompare gas naturale dal Turkmenistan all’Asia meridionale. Al momento sembra che i partners coinvolti nel progetto, la cui fattibilità ha provocato dibattiti di varia intensità sin dai primi Anni ‘90, siano finalmente riusciti a chiarire questioni chiave quali il punto di sbocco dell’impianto e i futuri acquirenti del gas trasportato. Il gasdotto transafgano, con ...


La morte del “primo soldato” e la successione saudita nel nome della stabilità
Lo scorso 16 giugno è deceduto a Ginevra il principe erede al trono saudita Nayef bin Abdulaziz Al Saud, all’età di 78 anni. Ministro dell’interno dal 1975, Nayef era il custode dell’apparato di sicurezza e dell’ordine interno dell’Arabia Saudita, dicastero che sotto la sua lunga permanenza al vertice è stato guidato con il pugno di ferro. Nonostante il suo portfolio fosse rivolto sostanzialmente verso le questioni interne al regno, Nayef era una voce assai influente ...
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martedì 10 luglio 2012

Samantha Cristoforetti, prima astronauta italiana

Volerà nel 2014 la prima astronauta italiana. Seguite qui il suo addestramento.

017947-samanthaSamantha Cristoforetti

E' stato comunicato ufficialmente che nel 2014 volerà nello spazio Samantha Cristoforetti, che insieme a Luca Parmitano, Andreas Mogensen, Alexander Gerst, Timothy Peake e Thomas Pesquet forma la classe 2009 degli astronauti dell'Agenzia Spaziale Europea. Partirà il 30 novembre e resterà a bordo della Stazione Spaziale Internazionale per circa sei mesi.

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lunedì 9 luglio 2012

Aggiornamenti EURASIA (30/06 – 06/07 2012)

eurasia

Di seguito il sommario degli aggiornamenti della Rivista "Eurasia" di questa settimana (dal 30 Giugno al 6 Luglio 2012):

INDICE

Pubblicazioni CeSEM

È attualmente disponibile in libreria l'ultimo numero (2/2012) di "Eurasia" (XXV), "Il Mediterraneo tra l'Eurasia e l'Occidente"

ULTIME USCITE

Alessando Lattanzio, Libia: campo di battaglia tra Occidente ed Eurasia, Anteo Edizioni

La guerra di rapina contro la Libia, è solo un episodio della guerra occidentale contro l’Africa. L’aggressione e l’invasione alla Repubblica Popolare Socialista della Jamahiriya di Libia, è stata presentata quale “spontanea” rivoluzione dei “giovani democratici” desiderosi di realizzare il sogno liberale e pseudo-rivoluzionario in terra libica. Nulla è più lontano dalla verità dei fatti di una simili interpretazione, peraltro presentata da una prospettiva esclusivamente occidentale. La Libia, il suo popolo e il suo leader Muammar Gheddafi, sono vittime dello scontro geopolitico e geostrategico che ha caratterizzato l’epoca unipolare e che sta caratterizzando questa fase di transizione verso un’epoca multipolare.

Giacomo Gabellini, La parabola. Geopolitica dell’unipolarismo statunitense, Anteo Edizioni

Il crollo dell’Unione Sovietica ha permesso a Washington di instaurare un assetto geopolitico unipolare incardinato sugli Stati Uniti. Per raggiungere questo obiettivo, i centri decisionali statunitensi hanno escogitato e messo in atto una strategia “mondialista” volta ad omologare tutti i popoli che abitano il pianeta ai principi del nuovo ordine mondiale. Tale strategia si è dispiegata sul piano economico attraverso l’espansione coatta del libero mercato, su quello geopolitico con l’occidentalizzazione del mondo e su quello militare con la riconfigurazione ed espansione verso est della NATO. Questo libro indaga i passaggi fondamentali che caratterizzano questa “parabola” unipolare statunitense, che ha conosciuto la propria fase ascendente e il proprio picco nel corso degli anni ’90, per poi intraprendere una discesa progressiva che non pare ancora essersi conclusa. Ne emerge uno scenario molto distante dalle raffigurazioni ufficiali, che vede numerosi attori emergenti implementare piani che mirano ad alterare i rapporti di forza internazionali e a ridefinire l’assetto mondiale, in cui l’avvento del multipolarismo comporterà la conclusione della breve e turbolenta “parabola” statunitense.

Andrea Fais, L'Aquila della Steppa. Volti e prospettive del Kazakistan, Edizioni all'insegna del Veltro

Ad oltre venti anni dall’indipendenza, il Kazakistan è diventato un attore di primo piano nello scacchiere internazionale. Il percorso cominciato nel 1992, all’indomani del crollo dell’Unione Sovietica, era denso di insidie e pericoli che avrebbero potuto esporre irreversibilmente la giovane repubblica guidata da Nursultan Nazarbaev ai rischi della speculazione e della disintegrazione sociale e politica. Eppure, attraverso un programma ambizioso e lungimirante, frutto di un’abile combinazione tra statalismo e ponderata apertura ai mercati internazionali, l’economia kazaka è riemersa dalla crisi, facendo prezioso tesoro di tutte le lezioni storiche del passato, custodite dalla leggendaria Via della Seta.

Iniziative e Seminari

Seminario a Perugia: “La fine di un’era: cosa c’è dopo l’unipolarismo?”

Sabato 21 Luglio 2012, alle ore 18.00, a Perugia, presso la Sala Convegni dell’Hotel la Rosetta, in Piazza Italia 19, si terrà l’incontro pubblico “La fine di un'era. cosa c'è dopo l'unipolrismo?” Introduce e modera: Anfrea Fais. Interventi di: Giacomo Gabellini, Fabrizio Di Ernesto. Ingresso libero e gratuito.


Articoli e Saggi

L'EDITORIALE

Claudio Mutti, Il Mediterraneo tra l'Eurasia e l'Occidente

ALTRI ARTICOLI 

Vincenzo Maddaloni, C’è Agdam nel Grande Gioco turco

Sul tetto della grande moschea è cresciuta l’erba, e il suo interno è diventato una stalla per le vacche. Accade ad Agdam, una cittadina che quando era azera aveva sessantamila abitanti e oggi ne conta trecentocinquanta per lo più pastori e contadini. Sicché Agdam è diventata una città fantasma, sicuramente tra le maggiori al mondo. Non a causa di un’epidemia, ma per scelta della nazione armena che decise di raderla al suolo, dopo averla conquistata il 24 luglio del 1993, per prevenire la sua riconquista da parte dell'Azerbaigian. Da allora essa fa parte del territorio della repubblica del Nagorno Karabakh, nella regione di Askeran, a una sessantina di chilometri dalla capitale Stepanakert.


Ali Reza jalali, La crisi siriana: prove generali del “Nuovo ordine mondiale”?

Da quando sono iniziati i disordini in Siria, nei primi mesi del 2011, l’attenzione mediatica si è concentrata sul Paese arabo-mediterraneo, e, in una certa misura, la cosiddetta Primavera araba ha iniziato a identificarsi con il caos siriano. Le rivoluzioni in Egitto, Tunisia, Bahrain e altri Paesi, almeno dal punto di vista della propaganda mediatica, sono passate in secondo piano[...]



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sabato 7 luglio 2012

Comunque sia…. auguri a Laura e Vasco!

Per_il_matrimonio_di_Vasco

Volevo tranquillizzare, sdrammatizzare e placare un po’ tutto questo entusiasmo e questa importanza data a un atto puramente tecnico e necessario per dare a Laura gli stessi diritti dei miei tre figli.
Per questo è necessario che io firmi un contratto di matrimonio civile
Io che ho sempre considerato il matrimonio come una ben triste condizione di vita. obbligati a vivere insieme per sempre e per forza
quando solo essere liberi di andarsene ogni giorno può dimostrarci la sincerità di un rapporto.
Come se non fosse l’amore l’unica cosa che conta.
In questo credevamo io e Laura. Venticinque anni vissuti insieme non per forza ma per amore e una famiglia costruita ogni giorno con fatica e sacrifici.
Ma in questo paese le leggi sono poco chiare, sempre confuse e interpretabili non si sa mai cosa può accadere…e comunque non sono regolamentate chiaramente le coppie di fatto perché al vaticano non sono simpatiche e anche ai nostri politici non piacciono tutte queste novità. Oggi le coppie di fatto domani le coppie di uomini e poi magari le coppie di pecore e pastori…
Quindi non ci sarà una festa.. non ci saranno pranzi ..liste di regali o felicitazioni ma una nuova sconfitta per le nostre convinzioni.


V.R.

Da: http://it-it.facebook.com/vascorossi

venerdì 6 luglio 2012

Aggiornamento n° 26 di GEOPOLITICA

Geopolitica

Vi segnaliamo le novità di questa settimana nel sito di Geopolitica:

Numeri:

Vol. I, no. 1: VENT'ANNI DI RUSSIA
E' in distribuzione il primo numero di Geopolitica, dedicato al ventennale della Federazione Russa. Numerosi contributi di analisti russi, italiani ed internazionali, con un articolo esclusivo del vice-ministro degli Affari Esteri della Federazione Russa A. Grushko ...

Articoli:

Beppe Grillo e l’Iran: Daniele Scalea all’IRIB
Daniele Scalea, segretario scientifico dell’IsAG e condirettore di “Geopolitica”, è stato intervistato da Radio Italia dell’IRIB a proposito delle polemiche recentemente scatenate dall’intervista di Beppe Grillo a un quotidiano israeliano. Di seguito l’audio e la trascrizione dell’intervista. La fonte originale può essere raggiunta cliccando qui. Le polemiche scatenate dall’intervista rilasciata a un giornale israeliano dal signor Beppe Grillo appaiono alquanto sorprendenti: esprimere un diverso pensiero su USA e Israele è qualcosa di così strano ...


La crisi europea o i dilemmi di un’economia senza imperi?
La crisi attuale dell’Unione Europea non è una pura crisi finanziaria, come cercano di convincerci gli economisti nell’analizzare il caso greco: si tratta di una crisi più profonda, in altre parole, ci troviamo di fronte alla crisi del sistema capitalista moderno le cui radici risalgono al processo di espansione europea del XV secolo, alla creazione dei sistemi imperiali coloniali moderni e allo sviluppo dell’economia capitalista. Questi tre processi generano quello che Wallerstein ha chiamato il ...


L’Asia centrale nel nuovo millennio: un banco di prova per la politica estera europea?
L’inasprirsi delle condizioni di sicurezza internazionale nel corso dell’ultimo decennio e il crescente consumo mondiale di carburanti fossili hanno proiettato l’Asia centrale al centro degli equilibri geopolitici mondiali. L’Unione europea ha recentemente avviato delle politiche strutturate verso i paesi centroasiatici, volte a perseguire i propri crescenti interessi energetici e geopolitici. Ciononostante, la massiccia presenza di Russia e Cina, unita alla scarsa capacità dell’UE a delineare una politica estera unitaria, hanno messo in discussione le sue ...


Il disorientamento strategico dei militari USA: dibattito a West Point
Il New York Times ha portato alla luce la discussione strategica che si sta svolgendo nell’Accademia Militare degli Stati Uniti, da cui trapela un disorientamento strategico presso il più grande potere bellico della storia mondiale, e che permette a noi latinoamericani di arrivare ad importanti conclusioni. In termini stretti quello di cui si discute è l’efficacia della strategia contro-insurrezionale in Afghanistan e in Iraq. E, in generale, la discussione conduce ad interrogarsi su “cosa hanno ...


Non ci sono soluzioni per l’Europa senza riaffermare la Strategia di Lisbona
Tornando ai bei vecchi tempi della Strategia di Lisbona (quando l’Unione veniva proclamata l’economia più competitiva e a base di conoscenza del mondo), le Commissioni di Prodi e Barroso hanno entrambe più volte ribadito che: “Al momento, alcuni dei nostri partner internazionali competono con risorse primarie che noi non abbiamo nella UE ed in Europa. Alcuni competono con manodopera a basso costo, che noi non vogliamo. Alcuni competono a spese del loro ambiente, cosa che ...


Sanzioni USA-UE all’Iran: Cina e India non ci stanno
L’Unione Europea ha oggi annunciato che si andrà avanti con le sanzioni petrolifere nei confronti dell’Iran a decorrere dal 1° luglio, come originariamente stabilito. Cioè, tutti i contratti dei paesi dell’Unione Europea per l’importazione del petrolio iraniano verranno sciolti questa domenica. La Grecia, che è uno dei maggiori compratori, apparentemente ha resistito ma è stata surclassata. È stata apparentemente la Gran Bretagna a guidare l’operazione con il Ministro degli Esteri William Hague che ha praticamente ...
Buona lettura!

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martedì 3 luglio 2012

Weltanschauung. Una parola per una idea

Weltanschauung
 
“Weltanschauung” Storia di una parola da Kant a Nietzsche
Anni e anni fa, negli ambienti di quella Destra giovanile che aveva anche presunzioni intellettuali, si mangiava la Weltanschauung come fosse pane. Guai a dire concezione, intuizione o visione del mondo: era il termine tedesco, così suggestivo, imponente e pesante a dare il senso dell’appartenenza. Ora, un libro di Francesco Ingravalle, Weltanschauung. Una parola per una idea (Ar, pp. 70, euro 7,00), viene a provocare sobbalzi di cuore e di memoria. Ma, al tempo stesso, ci chiama a un’assunzione consapevole di questa parola culturale.
Nel pensiero e su un campo di battaglia Weltanschauung suona bene, e comprendiamo anche che chi se ne intende – l’editore Franco Freda e l’autore – abbia amicalmente dibattuto per dare piena rilevanza semantica al nobile lemma germanico . Che, coniato a fine Settecento, abitò nelle passioni del XX secolo, fu la bandiera di contrapposte rivoluzioni, condensò in sé solidarietà intellettuali e militanti.
Da Kant a Hitler, attraverso Fichte, Schelling, Dilthey e Nietzsche la Weltanschauung impose la sua energia istintiva e combattiva, identitaria e volontaristica, imponendo alla ragione: stai al tuo posto.
Mario Bernardi Guardi
Libero, 3 luglio 2012





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