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domenica 29 luglio 2012

Aggiornamenti EURASIA (22/07 – 29/07 2012)

eurasia

 

Di seguito il sommario degli aggiornamenti della Rivista "Eurasia" di questa settimana (dal 22 al 29 Luglio 2012):

INDICE

  • Articoli e saggi
  • Appuntamenti
  • Pubblicazioni

Articoli e saggi

Giacomo Gabellini, Germania – Russia. L’alleanza eurasiatica

Qualora la Germania si cimentasse seriamente nel tentativo di trainare l’Europa sul solco tracciato da Berlino, potrebbe ipoteticamente prendere forma uno dei pericoli contro cui Zbigniew Brzezinski ha ostinatamente messo in guardia gli Stati Uniti. «Per dirla in una terminologia che richiama l’età più brutale degli antichi imperi – scrive Brzezinski – , i tre grandi imperativi della geostrategia imperiale statunitense sono impedire la collusione e mantenere la dipendenza della sicurezza tra i vassalli, tenere i tributari deboli e protetti, e impedire ai barbari di unirsi». Una “unione dei barbari” che potrebbe comportare significative “discontinuità” negli scenari futuri.

Andrea Puzone, Turchia tra passato e presente: il nuovo assetto strategico turco è messo alla prova

L’innovativo assetto strategico turco messo a punto negli ultimi dieci anni dal governo Erdoğan rischia di collassare sotto i colpi della destabilizzazione nell’area afro-asiatica. Gli avvenimenti dell’ultimo anno e mezzo hanno profondamente incrinato quelli che sino ad allora erano capisaldi della nuova politica estera di Ankara, basata sul concetto di “profondità strategica” in opposizione all’isolazionismo dell’era bipolare. Il caos in Siria rappresenta in particolare un banco di prova fondamentale per la dirigenza turca, chiamata a gestire in prima linea una situazione di grave e reale pericolo ai suoi confini.

F. William Engdah, Il gioco a scacchi geopolitico di Putin con Washington in Siria e in Eurasia

Dalla riassunzione della carica di Presidente della Russia, Vladimir Putin non ha perso un minuto nell’affrontare le minacce geopolitiche più urgenti per la Russia, a livello internazionale. Non sorprende che, al centro della sua agenda vi sia la situazione esplosiva in Medio Oriente, soprattutto la Siria. Qui Putin si sta impegnando con ogni mezzo immaginabile per impedire un ulteriore deterioramento della situazione, in quello che potrebbe facilmente diventare un’altra “guerra mondiale per errore di calcolo.” La sua attività nelle ultime settimane riguarda un’attiva diplomazia personale verso il governo della Siria, così come la cosiddetta opposizione del “Consiglio Nazionale siriano”. Compresi intensi sforzi diplomatici con il regime di Erdogan in Turchia; della diplomazia a porte chiuse con Obama; della diplomazia diretta con l’Israele di Benjamin Netanyahu.

Appuntamenti

“La fine di un’era: cosa c’e’ dopo l’unipolarismo?”, resoconto, foto, video

Sabato 21 luglio alle ore 18:00, si è svolta presso la sala convegni dell’Hotel La Rosetta nel cuore del centro storico di Perugia, la conferenza-seminario dal titolo “La fine di un’era: cosa c’è dopo l’unipolarismo?” promossa dalla Rivista di Studi Geopolitici “Eurasia” e dal Centro Studi Eurasia-Mediterraneo.

Pubblicazioni CeSEM

Carlo Terracciano, Nel fiume della storia

“Penso che Carlo Terracciano sia uno dei maggiori geopolitici europei degli ultimi decenni. Sono convinto che sarà riconosciuto come uno dei moderni autori classici di questa disciplina. (…) Carlo Terracciano ha ereditato la tradizione geopolitica del continentalismo europeo. Nei suoi scritti (raccolti in una serie di articoli intitolata Nel fiume della Storia), egli traccia la genesi ideologica di questa scuola. (…) Il suo lavoro è forse l’esempio più completo e coerente di questa tradizione. Nelle condizioni dell’occupazione atlantista e dell’egemonia talassocratica è un gesto virile di rivolta spirituale e cognitiva” (Aleksandr Dugin).

Alessando Lattanzio, Intrigo contro la Siria, Anteo Edizioni

La Siria è sottoposta a una pressione internazionale, che viene esercitata tramite diversi mezzi, militari, spionistici, terroristici, economici e mediatici. Organizzare una simile operazione ha richiesto molto tempo, grandi risorse e un’ampia rete di supporto e sostegno, che comprende sia capi di stato ed ex-ministri, che docenti, politici e militanti radicali islamici, arabi, turchi e occidentali. Ovviamente con il necessario supporto di dissidenti, terroristi e traditori di origine siriana. In questo testo si prova a definire il quadro dell’intrigo contro la Siria. Prefazione di Ouday Ramadan. Saggio introduttivo di Costanzo Preve.

...E tanti altri articoli sono disponibili sul sito!

La Redazione.

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