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mercoledì 13 aprile 2011

Andrea Pessino: a che gioco giochiamo?


Andrea Pessino
A che gioco giochiamo?

Lo si è visto nella copertina di Wired di gennaio: alto, muscoloso ai limiti del culturismo, testa pelata, sguardo intenso. Si chiama Andrea Pessino, è nato 44 anni fa ad Asti, e di mestiere fa lo sviluppatore di videogames. Ma non videogames qualunque, quando parliamo di Pessino intendiamo giochi come WarCraft III per Pc e due titoli per Psp della saga God of War: Chains of Olympus e Ghost of Sparta. Nomi che, tra gli appassionati, sono una leggenda. E' co-fondatore di Ready at Dawn, società alla quale si devono alcuni dei più grandi successi per la PSP. La scelta di puntare tutto sulla consolle portatile della Sony è stata rischiosa ma, in fin dei conti, ha pagato, e anche bene. Mentre altri team spendono milioni per produrre titoli per la PS3 o per la XBOX 360 (e chiudono in caso di flop) Pessino ha deciso di accollarsi i costi di sviluppo dedicandosi interamente alla nicchia di mercato delle PlayStation portatili. La storia di Andrea Pessino è ricca di punti di svolta improvvisi: appassionato di musica, frequenta il conservatorio per molti anni, scoprendo, grazie a un corso di musica elettronica, di essere particolarmente affascinato dal mondo dell’informatica. Nel frattempo fonda una band musicale con la quale ottiene un discreto successo. Si fa assumere nel 1987 da una software house di Varese, dove lavora a programmi gestionali e di contabilità. Stufatosi di quest’esperienza decide di mandare il curriculum a Kiwi Software, un’azienda americana che sviluppa tecnologie per videogiochi. Dopo un breve colloquio, viene assunto e si trasferisce in California. Ma la Kiwi fallisce, e lui trova lavoro in Meta Creations, lavorando a software di elaborazione grafia di successo. Si stufa presto anche di questo lavoro e decide di confezionare un curriculum sui generis (una scatola contenente tutti i software da lui ideati, accompagnati da cioccolatini italiani…) e di spedirlo a 3 aziende. La più veloce a chiamarlo è la Blizzard, una delle più importanti case di sviluppo di videogiochi per pc al mondo. E siamo nel 1998. Da questo momento è tutto un susseguirsi di successi commerciali: WarCraft III, World of WarCraft… Passano pochi anni e, insieme a 2 soci, fonda la Ready at Dawn e inizia a lavorare su prodotti dedicati alla PSP. Bussano alla Sony e propongono la realizzazione di Daxter. La Sony ne rimane affascinata e ne ha ragione: venderà 3,6 milioni di copie. Due anni dopo è la volta di Chains of Olympus, che si confermerà un successo commerciale con più di 2,5 milioni di copie vendute fino ad oggi. Il segreto? Probabilmente si chiama ReadyAtDawnEngine, il motore, la tecnologia che sta alla base di tutti i giochi finora sviluppati da Pessino e soci. Il linguaggio con il quale è stato pensato e sviluppato, il C++, gli consente di essere facilmente adattato alle diverse piattaforme, il che lo rende potenzialmente un prodotto facilmente commercializzabile. La prossima sfida di Pessino? Siamo quasi sicuri che la vedremo tra i videogames più venduti per PSP. Anzi, ne siamo sicuri.

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