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mercoledì 16 marzo 2011

Giappone, dove va la nube tossica?

di Debora Billi - 15/03/2011
Fonte: crisis
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In molti si chiedono che direzione prenderà la nube/le nubi che stanno fuoriuscendo dai reattori giapponesi. Così, ho pensato di intervistare il meteorologo. Ecco cosa mi ha risposto Luca Lombroso, responsabile tecnico dell'Osservatorio Geofisico di Modena e previsore meteorologo, nonché socio della Società Meteorologica Italiana (http://www.nimbus.it/) . E' noto per aver partecipato in qualità di esperto meteorologo a molte trasmissioni televisive. E, last but not least, è uno dei pochi italiani ad aver conseguito lo storico diploma di "perito nucleare" nel lontano 1983 (http://www.nucleari83.org/) .
Luca, cosa è uscito dai reattori?
Anzitutto occorre specificare che è impossibile stabilire cosa sia uscito dai reattori, che genere di particelle. Le particelle pesanti tendono a ricadere nel territorio circostante, quelle più leggere a disperdersi nell'atmosfera e a raggiungere anche grandi altitudini. Sono quelle destinate a "viaggiare" di più. Le più preoccupanti sono quelle relative agli scarti di fissione e i rifiuti radioattivi.
Di che genere è la nube che abbiamo visto?
Neppure questo è dato sapere: si può giudicare solo dalle immagini televisive. A sensazione, non è troppo alta. Il che è meglio per noi ma sicuramente peggio per i cittadini giapponesi.
Potrebbe fare il giro del mondo?
La nube di Chernobyl, seppur molto diversa da questa, ha fatto il giro del mondo diverse volte. Con appositi strumenti, si trovano ancora residui di Cesio nei più diversi ghiacciai, negli strati che coincidono con il 1986.
Puoi farci una previsione?
Certo che no! Ma posso fare un'ipotesi molto di massima sui movimenti nell'atmosfera. L'aria che si trova ora sopra il Giappone, potrebbe trovarsi sulla costa est degli Stati Uniti tra circa 7/8 giorni, in un'area approssimativa che va dal Messico all'Alaska. Dopo di che, potrebbe prendere qualsiasi direzione nord, anche verso Canada e Groenlandia, e in seguito il Nord Atlantico. Per raggiungere l'Europa, direi circa 14/15 giorni.
E finiremmo avvelenati?
Anche qui, da quel che sappiamo la fuoriuscita è troppo limitata perché le particelle arrivino fin qui in quantità significative. C'è da considerare che, in tutta la trasvolata, si disperderanno ovunque e qui arriverebbe davvero poco. Questo sempre salvo ulteriori sorprese e salvo informazioni mancanti.
Qualcuno sostiene che le correnti non possono arrivare al Polo Nord. Che ne dici?
Che non è così. L'aria può andare davvero ovunque, non ha alcun confine, fa percorsi incredibili.
Puoi fare una previsione per il Giappone?
Purtroppo, per il Giappone posso essere molto più preciso. Nelle prossime ore è prevista neve per Tokio e i dintorni della centrale di Fukushima. Ed è la peggiore delle notizie dal punto di vista meteorologico: la neve fa ricadere tutto a terra, e lì resta.
Luca attualmente conduce Lombroso Variabile, programma di approfondimento su tempo clima e dintorni, in onda al venerdì su Class News Msnbc. (http://caterpillar.blog.rai.it/ascolta)

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