Piero Baroni
I condottieri
della disfatta
Saggi
pag. 264 + 16 pag. di illustrazioni a colori
euro 28,00
ISBN 978-88-6148-079-7
Il Regno d’Italia che entrò in guerra il 10 giugno 1940 era l’Italia militarmente sgangherata,
povera di mezzi e di forza, ricca di presunzione, di sussiego, di illusioni e di orpelli come è
stato ampiamente, lungamente descritto, illustrato, documentato? Quell’Italia proletaria, fascista,
militarista non era proprio all’altezza di fare qualcosa di più serio e valido? Era veramente
una follia entrare in guerra? Era possibile rimanerne al di fuori conservando integra la sovranità?
Quell’Italia davvero non possedeva mezzi tecnici, officine, industrie, ingegneri, maestranze
capaci di progettare, fabbricare e collaudare armi, aeroplani, navi di livello tale da poter
stare alla pari con quanto, nel 1939/1940, costituiva gli arsenali altrui? Non aveva generali e
ammiragli capaci di organizzare, equipaggiare, istruire, addestrare, allenare, preparare, guidare
forze armate efficienti, efficaci, affidabili? Non disponeva di strateghi all’altezza di individuare
gli obiettivi primari e di pianificare e predisporre gli opportuni attacchi?
A queste domande risponde polemicamente l’Autore di questo saggio dimostrando che non
tutto fu fatto in sintonia con quanto doveva essere fatto.
PIERO BARONI, giornalista professionista, inviato speciale e di guerra del Giornale Radio della Rai sino
al 2001, è autore di numerosi volumi di carattere storico e militare.
Per i nostri tipi ha pubblicato: La fabbrica della sconfitta (1997), Una Patria venduta (1999), Generali
nella polvere (2001), Clandestino in Rai (2003), Bombardieri Caproni, le ali della Vittoria (2006) e La
vittoria tradita (2008).
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