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lunedì 12 marzo 2012

Aggiornamenti EURASIA (3/3 – 9/3 2012)

eurasia

Di seguito il sommario degli aggiornamenti della Rivista "Eurasia" di questa settimana (dal 3 al 9 Marzo 2012):

Pubblicazioni

È attualmente disponibile in libreria l'ultimo numero (1/2012) di "Eurasia" (XXV) dedicato a: "Nasce l'Unione Eurasiatica"

ULTIME USCITE

Simone Santini, Iran 2012: L'imperialismo verso la prossima guerra? Scenari, Cronache, Retroscena

Iran 2012. La profezia di un’apocalisse? La previsione di una guerra contro l’Iran torna a rimbalzare, da anni, nel dibattito pubblico, ogni volta smentita dai fatti. Anticipare lo scoppio di una guerra può essere esercizio intellettualmente stimolante ma probabilmente inutile, poiché, se la guerra scoppierà, essa non sarà conseguenza di un accidente della storia ma un suo determinato e specificoprodotto. Molto più utile, dunque, indagare le cause profonde, i contesti, gli scenari che potrebbero o meno condurre a questa guerra, con la consapevolezza di come il laboratorio iraniano rappresenti il microcosmo attraverso cui interpretare il tempo contemporaneo, scosso da innumerevoli e profondissime crisi, e il suo sviluppo futuro. Il filo rosso che percorre tutta l’opera è il tentativo di ricostruire, aldilà delle manipolazioni e fraintendimenti operati dalla pubblicistica mondiale, tutti i possibili contorni dell’intricata crisi iraniana, in alcuni casi sfatando miti e svelando inganni, offrendo uno strumento di analisi e comprensione. Un tentativo di verità. E libertà.

Aleksandr Dugin, Russia segreta

Sotto il titolo “Russia segreta” si trovano riuniti quattro saggi del prof. Aleksandr Dugin, del Comitato Scientifico di “Eurasia”. Il libro è pubblicato in formato elettronico.

Alessandro Lattanzio, Songun: antimperialismo e identità nazionale nella Corea socialista

Songun è uno dei pochi testi sulla Repubblica Popolare di Corea pubblicati in Italia. La parola Songun indica la politica adottata da Pyongyang dalla metà degli anni '90. Indica il piano di razionalizzazione delle risorse della Corea socialista, puntando al rafforzamento delle forze armate e dell'industria più strettamente collegate ad esse.
Questa politica dell' "Esercito prima di tutto" venne adottata dopo il collasso dell'Unione Sovietica, principale interlocutore economico-industriale della Repubblica Popolare di Corea, e dopo il fallimento della politica di avvicinamento a Washington: in cambio dell'interruzione del programma nucleare nazionale, Pyongyang avrebbe ricevuto aiuti e anche due reattori elettronucleari per produrre energia. Washington non corrispose alle promesse che aveva avanzato, sebbene la Repubblica Popolare di Corea avesse iniziato ad adempiere all'accordo. Da allora, venne intrapresa dalla leadership nordcoreana la linea del Songun.

Diego Angelo Bertozzi, Andrea Fais; Il risveglio del Drago

Dopo Capire le rivolte arabe di P. Longo e D. Scalea e Progetti di egemonia di F. Brunello Zanitti, Eurasia propone un terzo volume scientifico, concernente questa volta la Cina. Il risveglio del Drago. Politica e strategie della rinascita cinese - questo il titolo dell'opera - è pubblicato assieme alle Edizioni all'Insegna del Veltro di Parma. Gli autori sono Diego Angelo Bertozzi, già artefice del recente La Cina da impero a nazione e Andrea Fais, studioso di geopolitica già contributore di "Eurasia".

Iniziative e Seminari

Seminario: “Verso l’Unione Eurasiatica. Il ritorno della potenza russa?”, Sabato 24 marzo a Modena.

Sabato 24 marzo 2012 si terrà a Modena, alle ore 15.30, presso la Sala ex Oratorio, Palazzo dei Musei, largo S. Agostino 337, il seminario “Verso l’Unione Eurasiatica. Il ritorno della potenza russa?”.Interverranno il dott. Marco Costa (autore di “Soviet e Sobornost”), dott. Stefano Vernole (redattore di “Eurasia. Rivista di Studi Geopolitici”), S.E. Alexey Vladimirovich Paramonov (Console Generale della Federazione Russa a Milano). L'incontro gode del patrocinio del Comune di Modena. La conferenza rientra fra i seminari di Eurasia 2011-2012.

Seminario: “Iran 2012. L’imperialismo verso la prossima guerra? Scenari, cronache, retroscena.” Foto e video

Si è svolto sabato 3 Marzo, a Brescia, davanti ad un folto pubblico, il seminario di Eurasia: “Iran 2012. L’imperialismo verso la prossima guerra? Scenari, cronache, retroscena“. Sono intervenuti: Simone Santini (autore del libro “Iran 2012. L’imperialismo verso la prossima guerra? Scenari, cronache, retroscena” Edizioni all’insegna del Veltro, 2012), Enrico Galoppini (redattore della rivista “Eurasia”), Jafar Rada (membro dell’Associazione Islamica Imam Mahdi), Claudio Mutti (Direttore della rivista “Eurasia”).

Articoli e Saggi

L'EDITORIALE

Claudio Mutti, Verso l'Unione Eurasiatica

La Russia sta sviluppando un'azione aggregatrice per restaurare in parte quell'unità che si è disgregata col crollo dell'URSS. Il 1 gennaio 2012, infatti, è entrato ufficialmente in vigore l'accordo siglato da Russia, Bielorussia e Kazakhstan per l'istituzione di un'unione doganale preliminare all'unificazione dell'economia delle tre repubbliche. In un articolo pubblicato dal quotidiano "Izvestia" che ha suscitato l'allarme dei commentatori occidentalisti, Vladimir Putin ha definito lo Spazio Economico Unico "un traguardo di portata storica non solo per i tre paesi, ma anche per tutti gli Stati postsovietici". Nel caso di una sua rielezione alla guida della Russia, Putin prospetta il passaggio di questi tre paesi ad una fase ulteriore di coordinamento e quindi alla nascita del nucleo di una Unione Eurasiatica.

ALTRI ARTICOLI

Ali Reza Jalali, Le elezioni politiche in Iran

Lo scorso 2 marzo si sono svolte in Iran le elezioni parlamentari per eleggere 290 deputati del Majles (Parlamento), per un periodo di quattro anni. Questa è stata la nona tornata elettorale per le politiche, dalla Rivoluzione islamica del 1979. Il sistema parlamentare iraniano è di tipo monocamerale e tutte le norme approvate dal Parlamento sono soggette al controllo costituzionale del Consiglio dei Guardiani (Shoraie Negahban), una sorta di Corte costituzionale con sindacato preventivo. Nei sistemi costituzionali europei normalmente vi sono due Camere, una “bassa” e una “alta” e il controllo sulla legittimità costituzionale avviene dopo che la legge emanata dal potere legislativo diviene operativa (in Italia funziona esattamente in questo modo). L’unico sistema europeo che prevede in alcuni casi residuali un controllo di legittimità preventivo è quello francese.


Luca Francesco Vismara, Stratfor: fra discutibile scientificità e “soft power” statunitense

Wikileaks ha messo recentemente “a nudo” le attività di Stratfor, azienda texana che si occupa di analisi geopolitiche. Lo scandalo che ne è seguito ci fornisce la possibilità di spunti di riflessione non solo sulla natura di tale ente non governativo e su come operi, ma soprattutto pone un evidente problema sulla scientificità delle notizie da cui i media occidentali traggono a piene mani per fare informazione. In particolare, con l’aiuto degli hacker di Anonymous pare si stia scoprendo come Stratfor sia un vero e proprio centro di potere operante in favore del governo nordamericano attraverso la vendita di informazioni di intelligence agli alleati e, allo stesso tempo, costruisce “disinformazioni ad hoc” a tutto tondo al fine di sfruttare l’uso di un soft power, sempre più potente nell’era dei media.

Aldo Braccio, Cipro, un enigma da risolvere per la Turchia

Il ministro per gli Affari europei di Ankara, Egemem Bağış, ha sottolineato sulla stampa nazionale e in incontri pubblici la soluzione più gradita alla Turchia della questione cipriota: l’unificazione dell’isola, nella traccia di quel piano Annan del 2004 (previsione di uno Stato federale unito e indipendente) accolto dal 64,9 % dei turcociprioti e bocciato dal 75,8 % dei grecociprioti, con conseguente fallimento del progetto sostenuto dall’ONU.

Claudio Mutti, L'Ungheria tra l'Eurasia e l'Occidente

Il ministro per gli Affari europei di Ankara, Egemem Bağış, ha sottolineato sulla stampa nazionale e in incontri pubblici la soluzione più gradita alla Turchia della questione cipriota: l’unificazione dell’isola, nella traccia di quel piano Annan del 2004 (previsione di uno Stato federale unito e indipendente) accolto dal 64,9 % dei turcociprioti e bocciato dal 75,8 % dei grecociprioti, con conseguente fallimento del progetto sostenuto dall’ONU.

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