"Da Quarto a Kabul" |
Oggi, 5 maggio 2010, il Presidente Napolitano ha dato via alle celebrazioni della spedizione garibaldina che partì da Quarto e giunse a Kabul. No, io non ignoro la storia patria. E ben so che Giuseppe Cesare Abba scrisse un diario intitolata "Da Quarto al Volturno". Ma quell'Italia non c'è più. Caduta l'8 settembre 1943 a Cassibile, uccisa nel 1945 a Giulino di Mezzegra e dileggiata a Piazzale Loreto. La storia che ci ammannisce il Presidente Napolitano, invece, è la storia della "Italia liberata". Nata nel 1945, ha sottoscritto il Trattato di Pace nel quale sta scritto che "l'Italia s'impegna a non perseguire coloro che durante la guerra contribuirono alla vittoria degli Alleati" (articolo 16). Questa nuova Italia consente che, sul suolo nazionale ci siano 113 basi militari USA e paga fior di miliardi per il loro mantenimento. Questa nuova Italia dichiara, con alate parole, che "l'Italia ha l'onore e la sicurezza in Afganistan" e si adopera con uomini e con soldi perché la "Patria" (UNOCAL) vi costruisca i suoi oleodotti. Oggi il Presidente ci invita allo "orgoglio nazionale". E poi taluni dicono che, in Italia, la commedia dell'arte è finita. Nossignore! Io penso che, in Italia, abbiamo i migliori commedianti del mondo. |
antonino-amato800@alice.it Antonino Amato |
giovedì 6 maggio 2010
“Da Quarto a Kabul”
Etichette:
celebrazioni unità d'italia,
garibaldini,
Kabul,
Napolitano,
Quarto
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento