Di seguito gli aggiornamenti al sito di "Eurasia" di questa settimana (dal 22 al 28 Ottobre 2011):
EURASIA IN LIBRERIA
È attualmente disponibile in libreria l'ultimo numero (XXIII) di "Eurasia" (2/2011) dedicato a: "Geopolitica e costituzioni"
Ultime uscite
Diego Angelo Bertozzi, Andrea Fais
Dopo Capire le rivolte arabe di P. Longo e D. Scalea e Progetti di egemonia di F. Brunello Zanitti, l'IsAG propone un terzo volume scientifico, concernente questa volta la Cina. Il risveglio del Drago. Politica e strategie della rinascita cinese - questo il titolo dell'opera - è pubblicato assieme alle Edizioni all'Insegna del Veltro di Parma. Gli autori sono Diego Angelo Bertozzi, già artefice del recente La Cina da impero a nazione e Andrea Fais, studioso di geopolitica già contributore di "Eurasia".
Francesco Brunello Zanitti
Neo-cons USA e neo-revisionisti israeliani a confronto. In seguito alla vittoria di Bush nel 2000 e soprattutto dopo gli attentati dell’11 Settembre i neocons statunitensi hanno influenzato considerevolmente la politica estera della Casa Bianca. Allo stesso tempo, l’ultimo decennio della politica israeliana è stato caratterizzato dal rafforzamento della destra, in particolare del Likud, partito erede del neorevisionismo, movimento politico basato su alcuni concetti già espressi dal sionismo revisionista e dal suo capo, Vladimir Jabotinsky. Si può parlare in questo contesto di un singolare legame tra i neocons e gli esponenti del Likud? Il neoconservatorismo e il neorevisionismo, pur essendo movimenti nati in ambienti politici e geografici lontani e differenti, hanno elementi in comune nelle loro ideologie? L’analisi del pensiero dei due movimenti politici e le azioni intraprese in politica estera dagli appartenenti a queste correnti possono offrire una chiave di lettura per comprendere le somiglianze e le differenze tra neoconservatorismo statunitense e neorevisionismo israeliano.
Pubblicazioni IsAG
Pietro Longo, Daniele Scalea
Capire le rivolte arabe. Alle origini del fenomeno rivoluzionario, il nuovo libro dei nostri redattori Daniele Scalea e Pietro Longo (rispettivamente segretario scientifico e ricercatore dell'IsAG), è ora disponibile all'acquisto presso la libreria online Librad. Il volume, edito da Avatarèditions per conto dell'Istituto di Alti Studi in Geopolitica e Scienze Ausiliarie (IsAG), consta di 168 pagine ed è acquistabile al prezzo di 18 euro. Si tratta della prima pubblicazione con marchio IsAG, oltre alla rivista "Eurasia". Il ricavato andrà a finanziare le attività dell'Istituto.
“Uzbekistan e Italia”: il 5 novembre a Modena
Conferenza "Uzbekistan e Italia: i rapporti economici e culturali" (Modena, 5 novembre 2011). Relatori: Jakhongir Ganiev (Ambasciata dell'Uzbekistan in Italia), Gairat Juldashev (Ambasciata dell'Uzbekistan in Italia), Tiberio Graziani (IsAG, "Eurasia"), Gian Paolo Caselli (Università degli Studi di Modena), ITER Viaggi Modena (Francorosso). Organizzazione: IsAG, Viaggiatori fuori tema. L'evento rientra nel Ciclo 2011-2012 dei Seminari di Eurasia.
“Rivolte arabe: la primavera non arriva”: il 9 novembre a Bologna
Conferenza "Rivolte arabe: la primavera non arriva" (Bologna, 9 novembre 2011). Relatori: Daniele Scalea (IsAG, "Eurasia"), Joe Fallisi (attivista). Organizzazione: "Eur-Eka".
"La prospettiva eurasiatica e le rivolte arabe": il 19 novembre a Trinitapoli
Incontro "La prospettiva eurasiatica e le rivolte arabe" (Trinitapoli, 19 novembre 2011). Relatore: Tiberio Graziani (IsAG, "Eurasia"). Organizzazione: famiglia Piscitelli. Ingresso su invito.
ARTICOLI E SAGGI
L'editoriale di Eurasia XXIII (2/2011)
I costruttori di carte ottriate
Tiberio Graziani
Lo studio dei rapporti tra la legge fondamentale di uno Stato e la geopolitica è tornato di attualità tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio dei Novanta. In quel periodo (1989 – 1991), coincidente con il collasso del sistema bipolare, gli USA intensificarono il loro ruolo di “costruttori di Nazioni libere”. Proclamatisi Nation and State Builders, gli Stati Uniti interferirono nella elaborazione delle Carte fondamentali dei nuovi Stati nazionali, sorti dalla deflagrazione dell’ex blocco sovietico. Tale intromissione non costituì un fatto nuovo nella storia della politica estera statunitense, ma una costante. Una lettura “geopolitica” degli ordinamenti costituzionali ci dimostra che le Carte fondamentali degli Stati non egemoni sono sostanzialmente assimilabili alle Costituzioni ottriate. Nella transizione tra la fase unipolare e il sistema multipolare appare necessaria la formulazione di nuovi paradigmi costituzionali articolati su base continentale.
Venerdì, 28 Ottobre
La guerra libica nel cyberspace
Elisa Bertacin
Abbiamo visto come nell’epoca moderna i conflitti spesso vengano combattuti su canali tra loro paralleli: non solo la guerra combattuta sul teatro operativo vero e proprio, ma anche una guerra combattuta con le informazioni, attraverso i network informatici più diffusi. La guerra che sta lacerando da mesi il suolo libico non è da meno. Tuttavia, nella presente analisi, si è preferito non focalizzarsi troppo sugli elementi “classici” dell’Information Warfare. L’autrice ha scelto di concentrarsi su aspetti meno noti, aspetti legati al nuovo campo di azione – il cyberspace – che non sono più parte di scenari futuristici ai limiti della fantascienza, ma sono ormai parte della vita di tutti i giorni.
Giovedì, 27 Ottobre
Le prospettive della cooperazione geopolitica Russia-Cina
Leonid Ivashov
La visita del Primo Ministro russo in Cina e la firma di diversi accordi sull’energia e il partenariato economico, può essere descritto come una misura per prevenire una nuova ondata di crisi. Cina e Russia dovrebbero essere consapevoli di prendere decisioni ben ponderate in ambito sia politico che militare, e dimostrare la loro disponibilità a difendere i propri interessi. Dichiarare gli Stati Uniti e la NATO una grave minaccia per l’umanità, sarebbe il primo passo da fare in questa direzione.
Mercoledì, 26 Ottobre
Oltre la Libia e la morte di Gheddafi: ricolonizzare l'Africa per colpire la Cina
Francesco Brunello Zanitti
L’intervento della NATO in Libia, nel contesto della “primavera araba”, dimostra ancora una volta come l’Occidente non abbia abbandonato i suoi disegni egemonici. Nonostante il fenomeno delle sommosse sia complesso, la “guerra umanitaria” e la difesa difforme delle rivolte a seconda del contesto in nome della democrazia cela interessi geopolitici ben precisi e la volontà di esportare un modello economico, politico e culturale uniforme. Questa strategia è connessa alla competizione globale in corso con le potenze emergenti del futuro, soprattutto la Cina, ma anche l’India.
Martedì, 25 Ottobre
Le ultime volontà di Mu'ammar Gheddafi: la versione integrale
Redazione
Un sito Internet vicino alla defunta Guida della Giamahiria Libica ha pubblicato le presunte ultime volontà di Mu'ammar Gheddafi. Quest'ultimo avrebbe consegnato tre copie del documento a tre distinti parenti, uno dei quali sarebbe stato ucciso, l'altro arrestato ed il terzo ancora in vita dopo essere fuggito da Sirte. Quella che presentiamo di seguito è la traduzione italiana, realizzata a partire dalla versione inglese pubblicata dalla BBC.
Lunedì, 24 Ottobre
Il "prezzo del sangue": perché Gheddafi è stato ucciso (ma la guerra non finirà lo stesso)
Matteo Finotto
Se quando la NATO va in trasferta al di là del Mediterraneo prestasse più attenzione alle tradizioni culturali dei Paesi che ‘visita’ molti errori potrebbero essere evitati. Anche nel caso della guerra in Libia e della morte del Colonnello è la chiave antropologica la più adatta a rendere conto delle reali dinamiche sociali che si nascondono dietro i titoli altisonanti della stampa occidentale.
Domenica, 23 Ottobre
Brevi considerazioni dopo la morte di Muammar Gheddafi
Costanzo Preve
Il coro mediatico di oscena gioia dopo la morte di Gheddafi (ucciso come un topo nascosto in una fogna, eccetera) deve essere per noi motivo di insegnamento. Fra pochi giorni il circo mediatico se ne dimenticherà, come è sua consolidata abitudine, ma è bene fissare subito sulla carta alcuni elementi di riflessione. Il problema è quello di maturare un vero punto di vista alternativo.
Sabato, 22 Ottobre
Il linciaggio di Muammar Gheddafi
Thierry Meyssan
La morte di Muammar Gheddafi è stata accolta da una esplosione di gioia nei palazzi dei governi occidentali, in assenza da parte del popolo libico. Per Thierry Meyssan, questo omicidio militarmente inutile, non è stato perpetrato dall'Impero solo per dare l'esempio, ma anche per decostruire la società libica tribale. La morte della Guida avrà un effetto traumatico durevole sulla società libica tribale. Uccidendo il leader, la NATO ha distrutto l'incarnazione del principio di autorità.
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