Per l'occasione saranno disponibili tutti i volumi scritti da U.Franzolin
mercoledì 26 settembre 2012
In ricordo di Ugo Franzolin
Per l'occasione saranno disponibili tutti i volumi scritti da U.Franzolin
lunedì 24 settembre 2012
Aggiornamenti EURASIA (17/09 – 23/09 2012)
Da vorreitrovareunsenso |
Di seguito il sommario degli aggiornamenti della Rivista "Eurasia" dell’ultima settimana (dal 17 al 23 settembre 2012):
Indice
- Articoli e saggi
- Pubblicazioni
Articoli e saggi
Matteo Pistilli, PRECISAZIONE SULLA FIAT E APPROCCIO GEOPOLITICO
Claudio Mutti, GEOPOLITICA DEL NAZIONALCOMUNISMO ROMENO
Fabio Falchi, IL MEDITERRANEO FATTO A PEZZI
Russia Today, LA RUSSIA INDICA LA PORTA ALL’USAID
Pubblicazioni
E' attualmente disponibile in libreria l’ultimo numero (3/2012) di "Eurasia" (XXVII), "IL PERNO GEOGRAFICO DELLA STORIA".
Mansour Alì e Bossi Emanuele, “NEL CUORE DI HEZBOLLAH”, Anteo Edizioni
Fondato nel 1982 in seguito all’invasione del Libano da parte dell’esercito israeliano nell’ambito dell’operazione “Pace in Galilea”, il movimento Hezbollah è riuscito, nel corso degli anni, a trasformarsi gradualmente nel più agguerrito e sofisticato elemento della resistenza nazionale e regionale contro Israele. Le dinamiche geopolitiche areali e l’endemica instabilità interna del Libano hanno progressivamente portato il “Partito di Dio” a raccogliere, anche attraverso una politica assistenzialista molto sensibile ai bisogni degli strati più poveri della popolazione, crescenti consensi attorno a sé che hanno permesso ad Hezbollah di divenire una delle più solide formazioni politiche del “Paese dei Cedri”, sostenuta anche da fasce non sciite della popolazione libanese. Questo libro indaga in maniera approfondita la struttura portante che sorregge Hezbollah, analizzando gli scopi, il funzionamento e la visione strategica dell’anello centrale dell’asse della resistenza – di cui fanno parte anche Iran e Siria – che si trova attualmente sotto il fuoco incrociato delle potenze occidentali, della Turchia e delle monarchie del Golfo Persico. Prefazione di Leonid Savin.
...E tanti altri articoli sono disponibili sul sito!
La Redazione.
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giovedì 20 settembre 2012
Siria – what really happens now?
Volano, venerdì 21 settembre 2012 – ore 20:30
Aula Magna Scuola Elementare, via Raffaelli
Siria – what really happens now?
Relatori
Stefano Vernole – redattore di Eurasia Reportage dalla Siria
Mario Villani – Commentatore delle vicende mediorientali Persecuzioni e rischi della comunità cristiane in Siria
Modera la serata
Gianni Braglia– Presidente di “Terra e Identità”
Organizzato da
Associazione culturale “La Torre”
www.associazionelatorre.com
Associazione culturale “Terra e Identità”
www.terraeidentita.it
L’evento su Facebook
http://www.facebook.com/events/273094342800953/
La Siria uno Stato di 20 milioni di abitanti è “caduta” o meglio è stata spinta in una guerra civile da oltre un anno. La guerra, che i media occidentali definiscono come uno scontro tra il “regime” di Assad e i cosiddetti “ribelli”, cela ben altre mira geopolitiche-energetiche. La Siria risulta così essere l’attuale scacchiere geopolitico mondiale a tal punto da vedere schierati con i ribelli stati quali la Turchia, la Francia, gli USA, Israele impegnati non solo diplomaticamente ma anche con aiuti militari e finanziari.
Tuttavia, le informazioni a noi pervenute, da quest’angolo di mondo, rispetto alle reali dinamiche in corso nel paese vicino-orientale sono sempre state parziali, incomplete, quando non addirittura distorte; spesso non verificate perché riprese direttamente da “social network” e sedicenti associazioni per i diritti umani.
La Siria come la Libia, l’Egitto, la Tunisia? In questi ultimi tre paesi, la “Primavera Araba” ha portato a compimento i suoi obbiettivi tra brogli elettorali, derive fondamentaliste, scontri tribali e una guerra civile che i Media pare abbiano velocemente dimenticato. L’ Associazione Culturale “La Torre” in collaborazione con “Terra e Identità” si propone quindi, organizzando un evento dedicato alla questione siriana che vedrà la partecipazione di esperti di geopolitica e di relazioni internazionali, di fare luce su tali eventi, sui reali interessi in gioco, sulle dinamiche geopolitiche, con particolare attenzione al ruolo di mediatore svolto dalla Russia e alla drammatica situazione dei cristiani siriani e del Vicino Oriente. Un’occasione per dissipare la cortina fumogena che l’informazione mediatica monocorde ha contribuito a creare sulla repubblica siriana.
http://www.associazionelatorre.com/2012/09/siria-what-really-happens-now/
Stefano Vernole, giornalista pubblicista, responsabile relazioni, esterne del Cesem e redattore di “Eurasia- Rivista di studi geopolitici”, è stato inviato come redattore di “Eurasia” nella ex Jugoslavia, Cuba, Irlanda del Nord, Russia e Siria.
E’ autore di numerosi saggi, tra i quali “La crisi del Kosovo” e “La lotta per il Kosovo”.
Nel novembre 2011, ha avuto occasione di visitare la Siria assieme ad una rappresentanza della comunità siriana in Italia. Si è trattenuto alcuni giorni a Damasco, dove ha potuto incontrare personalità del Governo ma anche parlare liberamente coi comuni cittadini.
Mario Villani, avvocato con la passione per l’agricoltura, è responsabile dell’Osservatorio per le comunità cristiane in Medio Oriente promosso dal circolo Beato Carlo d’Asburgo di Voghera. Da otre vent’anni si occupa culturalmente e socialmente del Vicino Oriente collaborando con esponenti della cultura e del volontariato facenti capo alla Chiesa Maronita libanese.
Nel novembre del 2011 ha visitato la Siria con alcuni giornalisti ,incontrando esponenti della cultura, dell’informazione, religiosi di tutte le confessioni, famigliari di vittime della guerra, feriti, medici, militari, esponenti dell’opposizione. Da allora segue gli sviluppi della situazione siriana, anche grazie alle informazioni che gli giungono direttamente da esponenti della Chiesa in Siria.
Gianni Braglia, presidente dell’associazione culturale Terra e Identità, editore, promuove da anni la pubblicazione e la diffusione di saggi con l’obiettivo di indagare la storia soprattutto nelle sue verità scomode e nascoste.
giovedì 13 settembre 2012
Blasfemie : Bengasi brucia , Venezia applaude
E’ di appena pochi giorni fa il morboso interesse con cui un furbo regista ha visto accogliere dagli "uomini di cinema", alla mostra di Venezia la propria , "opera d'arte".Il cui apice consiste in una masturbazione mediante un Crocifisso .
Grande eco , grandi applausi degli spettatori , sicuro successo ai botteghini dei cine occidentali e nella vendita dei dvd per visioni "private".
Silenzio quasi catacombale della Chiesa e dei suoi fedeli . Specie di quella "progressista e politicamente corretta".
Brucia invece , come spesso accade, il mondo islamico per una delle altre provocazioni poste in essere negli Usa contro la figura di Maometto e l' Islam in genere .
Dopo l' Egitto è a Bengasi , il cuore della Libia "liberata" dalle bombe americane , che i primi occidentali ci hanno rimesso la pelle .
Sbagliato , giusto ?
Dipende da quale ottica ciascuno la vede . Non solo in Occidente .
Una sola osservazione : i musulmani si difendono da soli .
Gli ebrei neppure si possono nominare pena sanzioni .
Restano i cristiani ed i cattolici in particolare .
A toccarli ed insultare la loro religione non solo non si rischia nulla , si viene pure premiati.
Vincenzo Mannello
http://www.vincenzomannello.it/
sabato 8 settembre 2012
La data più infausta nella storia d’Italia
8 settembre 1943
per non dimenticare....
...la data più infausta per la storia d' Italia non credo occorrano molte parole . Chi c'era ricorda benissimo cosa ha provato , pensato e fatto . Secondo necessità , opportunità e coscienza . Troppo grande , per il singolo individuo , il peso di quello accadimento . Troppe le strutture militari e civili lasciate allo sbando per valutare correttamente le conseguenze che lo "armistizio" riversò sui singoli componenti . Chi non c'era , perchè non nato , si è ritrovato questa data sul groppone come evento celebrativo della pre-resistenza da festeggiare però in sordina , quasi vergognandosi per la stessa enormità del (mis)fatto . Infatti , oggi , mentre il 25 aprile viene ancora omaggiato da sparuti gruppi di "nostalgici degli eccidi" partigiani con qualche rinforzo del regime partitocratico da allora vigente , l' 8 settembre non se lo fila proprio più nessuno . Nè gli eredi politici di chi accettò e firmò l'armistizio nè quelli militari , ben consapevoli di cosa abbia significato quell'atto per i codici di onore delle Forze Armate . Un tradimento , anzi "il tradimento" per eccellenza verso gli impegni presi . Quelli politici e militari verso un alleato , la Germania , che , fino al giorno prima , aveva visto morire i propri figli accanto ai camerati italiani proprio in difesa del territorio nazionale . Quello italiano , non quello tedesco . Dalla aggressione di quei nemici , gli "alleati" , che da un minuto all'altro divennero gli "amici" . Obbligando così "ufficialmente" chi aveva una divisa a sparare addosso allo alleato di ieri . Decisione vile , disonorevole , spregevole pure per la morale italica che alle giravolte era anche abituata . Scapparono poi tutti i protagonisti di questo tradimento e ripararono sotto le ali degli alleati anglo-americani . E solo il coraggio di Mussolini e dei Camerati di Salò riuscì , con la Repubblica Sociale Italiana , a ridare a tutto il popolo italiano parte della dignità e dello onore perduto l' 8 settembre del 1943 .
domenica 2 settembre 2012
Aggiornamenti EURASIA (27/08 - 02/09 2012)
Di seguito il sommario degli aggiornamenti della Rivista "Eurasia" dell’ultima settimana (dal 27 Agosto al 2 settembre 2012):
INDICE
- Articoli e saggi
- Appuntamenti
- Pubblicazioni
Articoli e saggi
Antonino Galloni, COME FUNZIONA IL SISTEMA MONETARIO INTERNAZIONALE
Tiziano Ceccarelli, CILE: IL PARADOSSO DELLE STATISTICHE
Maximiliano Barreto, L’UNITÀ LATINOAMERICANA, NONOSTANTE LE DIFFERENZE
Mahdi Darius Nazemroaya, IL VERTICE DEI NON ALLINEATI
Bashar al Assad, INTERVISTA CON IL PRESIDENTE SIRIANO
Claudio Mutti, INTERVIEW ON SYRIA
Wayne Madsen, UNA SVOLTA NELLA POLITICA ESTERA SAUDITA?
Fabio Falchi, AN INTERVIEW WITH FABIO FALCHI
Appuntamenti
Redazione, “LA FINE DEI CEAUSESCU”, SABATO 15 SETTEMBRE, BRESCIA
Pubblicazioni
È attualmente disponibile in libreria l'ultimo numero (2/2012) di "Eurasia" (XXV), "Il Mediterraneo tra l'Eurasia e l'Occidente"
Carlo Terracciano, Nel fiume della storia, Edizioni all'insegna del Veltro
“Penso che Carlo Terracciano sia uno dei maggiori geopolitici europei degli ultimi decenni. Sono convinto che sarà riconosciuto come uno dei moderni autori classici di questa disciplina. (…) Carlo Terracciano ha ereditato la tradizione geopolitica del continentalismo europeo. Nei suoi scritti (raccolti in una serie di articoli intitolata Nel fiume della Storia), egli traccia la genesi ideologica di questa scuola. (…) Il suo lavoro è forse l’esempio più completo e coerente di questa tradizione. Nelle condizioni dell’occupazione atlantista e dell’egemonia talassocratica è un gesto virile di rivolta spirituale e cognitiva” (Aleksandr Dugin).
Boga Sako Gervais, La guerra D’Abidjan. Un conflitto da evitare, Anteo Edizioni
L’intervento militare contro la Libia ha messo in ombra gli eventi che si stavano verificando lungo la costa occidentale dell’Africa centrale. Dopo essersi posto alla testa degli interventisti nella crociata contro Muhammar Gheddafi, il Presidente Nicolas Sarkozy ha ordinato alle forze armate francesi della missione Liocorne di intervenire in Costa d’Avorio allo scopo di catturare il Presidente Laurent Gbagbo e favorire l’instaurazione di Alassane Ouattara, uomo del Fondo Monetario Internazionale riconosciuto da Francia, Stati Uniti ed altri paesi occidentali come vincitore del ballottaggio dell’autunno 2010. Se per il segretario di Stato americano Hillary Clinton, la cattura di Gbagbo andava interpretata come «Un segnale per tutti i dittatori, che non possono ignorare la volontà del popolo», la Costa d’Avorio precipitava in un bagno di sangue scatenato dalle cosiddette Forze Nuove, collegate ad Ouattara. Questo libro rappresenta un omaggio alla Costa d’Avorio e all’intero continente africano, tributato da un autore ivoriano che si cimenta nella ricostruzione dettagliata e approfondita degli eventi, fornendo una chiave di lettura completamente diversa da quelle “ufficiali”.
Alessando Lattanzio, Intrigo contro la Siria, Anteo Edizioni
La Siria è sottoposta a una pressione internazionale, che viene esercitata tramite diversi mezzi, militari, spionistici, terroristici, economici e mediatici. Organizzare una simile operazione ha richiesto molto tempo, grandi risorse e un’ampia rete di supporto e sostegno, che comprende sia capi di stato ed ex-ministri, che docenti, politici e militanti radicali islamici, arabi, turchi e occidentali. Ovviamente con il necessario supporto di dissidenti, terroristi e traditori di origine siriana. In questo testo si prova a definire il quadro dell’intrigo contro la Siria. Prefazione di Ouday Ramadan. Saggio introduttivo di Costanzo Preve.
Giacomo Gabellini, La parabola. Geopolitica dell’unipolarismo statunitense, Anteo Edizioni
Il crollo dell’Unione Sovietica ha permesso a Washington di instaurare un assetto geopolitico unipolare incardinato sugli Stati Uniti. Per raggiungere questo obiettivo, i centri decisionali statunitensi hanno escogitato e messo in atto una strategia “mondialista” volta ad omologare tutti i popoli che abitano il pianeta ai principi del nuovo ordine mondiale. Tale strategia si è dispiegata sul piano economico attraverso l’espansione coatta del libero mercato, su quello geopolitico con l’occidentalizzazione del mondo e su quello militare con la riconfigurazione ed espansione verso est della NATO. Questo libro indaga i passaggi fondamentali che caratterizzano questa “parabola” unipolare statunitense, che ha conosciuto la propria fase ascendente e il proprio picco nel corso degli anni ’90, per poi intraprendere una discesa progressiva che non pare ancora essersi conclusa. Ne emerge uno scenario molto distante dalle raffigurazioni ufficiali, che vede numerosi attori emergenti implementare piani che mirano ad alterare i rapporti di forza internazionali e a ridefinire l’assetto mondiale, in cui l’avvento del multipolarismo comporterà la conclusione della breve e turbolenta “parabola” statunitense.
Andrea Fais, L'Aquila della Steppa. Volti e prospettive del Kazakistan, Edizioni all'insegna del Veltro
Ad oltre venti anni dall’indipendenza, il Kazakistan è diventato un attore di primo piano nello scacchiere internazionale. Il percorso cominciato nel 1992, all’indomani del crollo dell’Unione Sovietica, era denso di insidie e pericoli che avrebbero potuto esporre irreversibilmente la giovane repubblica guidata da Nursultan Nazarbaev ai rischi della speculazione e della disintegrazione sociale e politica. Eppure, attraverso un programma ambizioso e lungimirante, frutto di un’abile combinazione tra statalismo e ponderata apertura ai mercati internazionali, l’economia kazaka è riemersa dalla crisi, facendo prezioso tesoro di tutte le lezioni storiche del passato, custodite dalla leggendaria Via della Seta.
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