I giornali di stamani annunciano l'arrivo degli aumenti e delle scadenze per pagare le nuove tasse introdotte dal governo Monti, il governo nominato da Napolitano su indicazione degli eurosquali di Bruxelles e dei padroni d'Oltreoceano. L'IVA, già aumentata al 21, passerà al 23 %. Entro il 16 giugno bisognerà versare l'acconto IMU a partire dalla prima casa, i lavoratori a reddito fisso già da questo mese vedranno la loro busta paga diminuire in virtù dell'aumento dell'IRPEF regionale e di un acconto del 30 % sull'addizionale comunale. Intanto i comuni preparano la TARSU, cioè la tassa sui rifiuti che lieviterà a piacimento delle amministrazioni locali, con una media del 7,5 %. Sommando le manovre del piduista Berlusconi a quelle della marionetta delle banche Monti, le associazioni dei consumatori calcolano che ogni famiglia media italiana dovrà assoggettarsi ad un esborso di 3.160 euro all'anno che arriverà a circa 4.000 con il previsto aumento dell'IVA previsto per ottobre. A questo salasso vanno aggiunti da un lato i rincari dei carburanti, del gas, della elettricità, i ticket sulla sanità, gli aumenti dei prezzi dei generi alimentari, dall'altro i costi dovuti al mancato rinnovo dei contratti nel pubblico impiego, il mancato aggiornamento delle pensioni, ecc.
Quello che più fa specie e indigna in questo saccheggio delle poche risorse con le quali tante famiglie tirano avanti a malapena, non riuscendo spesso a raggiungere la fine del mese è che non solo si fanno ricadere sulla popolazione i costi degli errori commessi con la introduzione dell'euro, i costi delle scelte politiche sbagliate, i costi dei favori fatti alla Confindustria, dominata ormai da figli di papà totalmente inadeguati a portare avanti industrie e aziende ereditate come beni di famiglia, ma anche il sapere che questo fiume di denaro, non servirà a creare lavoro, a combattere la disoccupazione giovanile e il precariato, non verrà usato per migliorare i servizi pubblici, a curare il decoro urbano, a rendere più efficienti la sanità, la scuola, la giustizia. Questo denaro estorto con l'imposizione fiscale più alta d'Europa da un lato andrà a pagare gli interessi usurai contratti dai governi liberaldemocratici con il FMI e la BCE e con tante altre banche private, vedi la Morgan Stanley cui alla chetichella Monti ha versato oltre 2.700.000 milioni di euro il 3 gennaio scorso, dall'altro serviranno a continuare ad assicurare gli stipendi d'oro e i privilegi ai parassiti di Montecitorio e di Palazzo Madama, a foraggiare il Quirinale e il ben tristo figuro che lo abita, a pagare emolumenti stellari ai boiardi di Stato e manager incapaci e falliti, a versare nelle casse dei partiti somme indescrivibili, ad ingrassare politicanti ladri e corrotti, sempre al centro di continui scandali come quello che sta svelando agli italiani il volto della Lega Nord, una banda di malversatori che preferisce depredare i cittadini servendosi delle istituzioni che amministra al pari della mafia. Tutti gli italiani si chiedono in questo momento quando finirà questa cuccagna, quando si riuscirà a rovesciare questo sistema di ladri e di delinquenti in doppio petto. E intanto una speranza attraversa la penisola, e cioè che divampi la rivolta popolare e che i forconi prendano il sopravvento. Noi condividiamo questo sogno e chiamiamo a raccolta tutti gli italiani perchè ci aiutino a trasformare questo sogno in una realtà che se sarà splendida per gli onesti, dovrà essere un incubo per chi ha portato il nostro paese allo sbaraglio svendendolo all'internazionale dei banchieri, degli usurai e dei massoni.
Nicola Cospito
Ufficio Politico MNP
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