Intervista a cura di E. Galoppini a Savino Frigiola, economista, studioso monetario, scrittore, conferenziere. Partecipa dal 1970 ai lavori del Centro Studi Politici e Costituzionali presso la cattedra di Diritto della Navigazione dell'Università di Roma fondato da Giacinto Auriti.
Fa parte del gruppo docenti del Corso Post Lauream di "Perfezionamento in Studi Giuridici e Monetari" (unico al mondo) istituito ad Atri dall'Università d'Abruzzo. Ha pubblicato: "La Fabbrica del Debito, dell'Usura e della Disoccupazione" (1997), "L'usurocrazia mondiale sulla pelle dei popoli" (2008).
Prof. Frigiola, per prima cosa vorrei che con un linguaggio semplice, alla portata del lettore non specializzato, spiegasse in che cosa consiste la “truffa del debito” (origine, sviluppi, autori primari e gregari), la quale altro non è che un’appendice di una più grande truffa, quella monetaria. Le chiedo di esporre la questione in termini comprensibili anche perché ritengo che gli “economisti” più “autorevoli” alla fine la facciano molto più “complicata” di quel che è, per nascondere la verità. Se si analizza infatti quel che vien detto nella “pagina economia” di un telegiornale, nella quale vengono ripetuti alcuni “dogmi economici”, ci si rende conto che di serio, per non dire di razionale, vi è ben poco, poiché il tutto si limita ad una ripetizione “a pappagallo” (“la borsa vola”, “bruciati miliardi”, “iniezione di liquidità”, “il costo del denaro”!…), in maniera che il famoso “popolo” non potrà mai capire niente e venga così perennemente truffato. Da profano dell’argomento, immagino si debba partire dalla domanda “che cos’è la moneta?”.
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