[ZEUS News - www.zeusnews.com - 08-12-2010]
È estremamente ambizioso il progetto cui stanno dando vita ricercatori algerini e giapponesi: trasformare il deserto del Sahara in un'enorme centrale solare che possa soddisfare il 50% della domanda energetica mondiale.
Il nome del progetto è Sahara Solar Breeder Project e parte da una semplice constatazione: nel deserto abbonda la silice, da cui si può ricavare il silicio per realizzare i pannelli solari, e certamente non manca il sole.
Così - secondo quanto ha spiegato Hideomi Koinuma dell'Università di Tokyo - l'idea è posizionare i pannelli direttamente nel deserto, costruendoli in loco con il materiale già lì presente.
Le centrali solari che così nasceranno saranno connesse alla rete energetica mondiale tramite linee a corrente continua ad alto voltaggio: questa scelta permette di evitare l'uso di superconduttori - che richiederebbero di essere raffreddati - con una perdita d'energia contenuta, pari al 3% su 1.000 km.
"L'energia che riceviamo continuamente dal Sole è pari a 10.000 volte l'energia che attualmente l'umanità utilizza" spiega Koinuma. "Quindi, se riusciamo a utilizzarne con abilità lo 0,01%, non avremo una carenza d'energia, ma un surplus".
La realizzazione del Sahara Solar Breeder Project richiederà di risolvere tutta una serie di questioni, da quelle politiche a quelle più pratiche - come affrontare le tempeste di sabbia, per esempio - ma Koinuma crede che si potrà raggiungere l'obiettivo prefissato (dare energia a mezzo mondo) entro il 2050.
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